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A processo per due piante di cannabis, presidio al Tribunale di Paola

Ci sarà anche il consigliere regionale Ferdinando Laghi domattina, giovedì 5 maggio, davanti al Tribunale di Paola. Alle 11 è fissata l’udienza a carico di Cristian Filippo, giovane paolano venticinquenne affetto da fibromialgia ed imputato per aver coltivato 2 piante di cannabis in casa a scopo terapeutico. In concomitanza, l’associazione Meglio Legale (che segue il caso offrendo assistenza legale tramite il lavoro dell’avvocato Gianmichele Bosco del Foro di Catanzaro) ha convocato un presidio e un punto stampa, al quale hanno aderito Filorosso e Arci Cosenza. Insieme al consigliere regionale sarà presente anche la presidente di Meglio Legale Antonella Soldo.
La patologia di Cristian, la fibromialgia, è caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, di memoria e alterazioni dell’umore. Per questa patologia è possibile prescrivere, secondo il DM 9/11/2015, una terapia a base di cannabis. Trovando benessere con l’utilizzo della pianta, Cristian Filippo aveva iniziato una piccola coltivazione domestica dal momento che non riusciva a recepire la medicina tramite il Sistema Sanitario Regionale. La Calabria, infatti, è una delle tre regioni italiane (insieme a Molise e Valle D’Aosta) che non hanno un decreto regionale per recepire le direttive del Ministero della Salute che prevedono la possibilità di curarsi con questo tipo di terapia.
Dopo la perquisizione, nel giugno del 2019 e il ritrovamento di due piante di cannabis, una posta nel box doccia e l’altra sul balcone di casa, Cristian Filippo è stato imputato di coltivazione illecita e detenzione di sostanza stupefacente per cessione a terzi. Tra gli elementi che hanno portato all’ipotesi di spaccio, è stato evidenziato lo stato di disoccupazione del ragazzo che, secondo l’accusa, non gli avrebbe permesso di procurarsi il necessario per la coltivazione (giustificabile, secondo questa ricostruzione, solo attraverso la cessione a terzi).
Arrestato all’inizio di giugno 2019, Filippo è stato ristretto presso la propria abitazione per un mese. Dopo i domiciliari, per il giovane è stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Paola, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione fino al 4 ottobre dello stesso anno. Il 10 giugno 2021, si è tenuta presso il Tribunale di Paola l’udienza dibattimentale, dato il cospicuo carico giudiziario della procura, la seconda udienza si terrà proprio il prossimo 5 maggio 2022, a distanza di un anno. Per il reato imputatogli, Cristian Filippo rischia fino a 6 anni di carcere. All’udienza del 5 maggio sarà ascoltata la testimonianza della Dottoressa Mary Angela Siciliano, medico curante di Cristian Filippo.

FaC

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