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ALTER e lo sviluppo dei giovani attraverso l’arte, presentati i risultati del progetto di Entropia APS

Era un piccolo progetto sostenuto da un piccolo finanziamento pubblico della Regione Calabria con fondi del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, destinato a supportare lo sviluppo personale e professionale dei giovani – afferma Daniela Ielasi, presidente di Entropia APS – ma il risultato non è piccolo se siamo riusciti ad accendere passioni “altre” e talenti nuovi, attraverso i diversi linguaggi dell’arte”.

Il progetto ALTER “Art Labs for Talent, Energy and Resilience” dell’associazione Entropia APS – in partnership con Zahir, Libero Teatro, Edizioni Erranti, Coessenza e Nitida – è giunto al termine con l’evento finale che ha avuto come protagonisti i giovani partecipanti ai laboratori di teatro, illustrazione, scrittura e fotografia. Come suggerisce il titolo, il tema comune a tutte le attività artistiche è stato “l’altro”, ed è proprio l’idea dell’altro come possibilità di incontro nella diversità e di definizione di sé che emerge dagli esiti raggiunti dai partecipanti dei laboratori.

Ho incontrato delle persone veramente coinvolte e questo è importantissimo – afferma Ernesto Orrico, riferendosi ai ragazzi e alle ragazze che hanno partecipato al laboratorio di teatro –. Non sembri una cosa banale, perché a volte si fanno delle scelte senza troppa convinzione, invece quando una cosa uno sceglie di farla ci si deve buttare veramente per capire se serve alla propria vita”. È nello “spazio vuoto” del teatro – come lo definiva Peter Brook – che avviene l’incontro con “l’altro”, e questo incontro è avvenuto proprio nella sala del DAM dell’Unical, in primis tra i corpi dei partecipanti che si sono trovati per la prima volta, iniziando a capire come condividerlo e scoprendo come poterlo abitare insieme. Successivamente, incontrando il pubblico durante la restituzione finale, esito del laboratorio durante il quale si è ragionato molto su immagini poetiche non solo di poesie, ma anche di canzoni e di musica.

“Noi non abbiamo inventato un disegno ma è come se ci fosse stato dato un un lavoro – racconta Marco Serravalle –, abbiamo realizzato un’illustrazione per esprimere graficamente quello che vorrebbe uno scrittore per un proprio libro o per un racconto”. Questa esperienza è stata possibile partendo dalla collaborazione con i ragazzi e le ragazze del laboratorio di scrittura curato da Michele Trotta. Le opere esposte, infatti, traggono ispirazione proprio dai loro racconti che saranno raccolti in un volume che verrà presto pubblicato.

Particolare anche la mostra fotografica seguita al laboratorio curato da Mario Perri dall’associazione Nitida, composta da tre immagini per ogni partecipante. Un ritratto fotografico reale, uno in cui il soggetto indossa e porta con sé oggetti appartenenti ad altri partecipanti a simboleggiare appunto l’incontro con “l’altro”, e una terza immagine creata dall’intelligenza artificiale atta a mostrare il problema etico che deriva dall’utilizzo di questa nuova tecnologia.

I feedback dei ragazzi e delle ragazze sono stati molto positivi. Nonostante Milly – nome di fantasia – abbia detto “l’arte è un mondo difficile molto, spesso siamo costretti da questa società ad accantonare le passioni per far spazio alla necessità di sopravvivere”, c’è chi sa già di voler partecipare nuovamente ad attività del genere il prossimo anno, chi ha scoperto nuove passioni e vorrebbe un giorno farne il proprio lavoro. Questo sicuramente dimostra il raggiungimento degli obiettivi del progetto ALTER: dare l’opportunità ai giovani di mettersi in gioco scoprendo e rafforzando le proprie abilità e potenzialità, costruendo un futuro migliore per sé e per la Calabria.

Deborah Naccarato

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