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Apri&chiudi, la Calabria ostaggio della propaganda leghista

Propaganda politica. L’ordinanza notturna della presidente della Regione Calabria Jole Santelli, che riapre da stamattina 30 aprile i ristoranti all’aperto, è solo strumentale propaganda politico-elettorale dettata dalla Lega al solo scopo di sfidare il governo centrale. Basta leggere l’ordinanza e le motivazioni che l’hanno ispirata: “Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto oggi che la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo”.

Detto in altri termini, la Regione scavalca il Governo e consente spazi di apertura perchè? Perché in questi due mesi di lockdown i posti di terapia intensiva negli ospedali calabresi sono aumentati? Perché da stamattina nelle farmacie calabresi si trovano mascherine per tutti a 50 centesimi? Macché. Il motivo è che i calabresi sono stati bravi e per questo la presidente, dalla sua casa romana, ha deciso di liberarli. “Sono consentiti gli spostamenti per raggiungere le imbarcazioni di proprietà – si legge al punto 2 dell’ordinanza – da sottoporre a manutenzione e riparazione, per una sola volta al giorno”. Motivi seri, non c’è che dire. 

“Ordinanza della fiducia” l’ha chiamata, ma i primi a non fidarsi sono proprio i calabresi. Da subito si sono levate le voci indignate di sindaci e ristoratori su tutto il territorio. “Chiediamo l’immediato intervento del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio Conte e dell’autorità giudiziaria per fermare gli effetti devastanti che potrebbero derivare dall’Ordinanza che il Presidente della Regione Calabria ha emesso da poche ore”, ha scritto il coordinamento provinciale del PD Cosenza. Voci che non sono rimaste inascoltate visto che a Roma in queste ore si discute accesamente del caso Calabria. Il ministro Boccia aveva già annunciato possibili riaperture asimmetriche in accordo con le regioni, ma qualcuno ha pensato di anticipare le mosse per conquistare le prime pagine dei giornali di stamattina.

Schizofrenia al potere. Santelli ha fatto una giravolta completa, passando da posizioni ultrallarmistiche alla fiducia cieca, senza sfumature di mezzo, senza troppe spiegazioni. A parte piccoli e circoscritti focolai, la Calabria non ha registrato numeri allarmanti in questa pandemia, questo è fuor di dubbio. Ma bisognerà convivere con il virus, quindi serve essere attrezzati per fronteggiare le emergenze: questo ci hanno detto quando ci hanno privati della nostra libertà. E allora, il sistema sanitario regionale si è attrezzato? Come? Questo dovrebbe dirci adesso la presidente, perché altrimenti il sentimento di paura che ha corroso le persone modificandone la percezione della realtà, non sparirà con un’ordinanza.

Daniela Ielasi

FaC

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