Studenti, docenti e collaboratori internazionali dell’Università della Calabria potranno richiedere il proprio codice fiscale prima di arrivare in Italia, presentando domanda alle ambasciate italiane all’estero. E’ quanto previsto dal protocollo d’intesa tra Unical e Agenzia delle Entrate firmato il 31 marzo fra il rettore, Nicola Leone, e il direttore provinciale dell’Agenzia, Giuseppe Sifonetti.
Il rilascio del codice fiscale per gli internazionali in arrivo all’Unical è il primo passo per accedere a tutti i servizi, come la consegna dell’alloggio universitario ma anche il trattamento della borsa di studio. L’impegno preso dall’Agenzia delle Entrate è quello di evadere le richieste massimo in 10 giorni lavorativi, fornendo assistenza sia per quanto riguarda l’accesso ai servizi fiscali, sia per un corretto assolvimento degli obblighi tributari. Affinché il rilascio del documento vada a buon fine, i cittadini potranno d’ora in poi avvalersi dell’intermediazione dell’ateneo stesso.
“Aggiungiamo un ulteriore tassello nel sistema di politiche di accoglienza e supporto agli studenti internazionali – ha dichiarato il rettore Nicola Leone -. Da oggi, da tutto il mondo, sarà ancora più semplice entrare a far parte della comunità accademica dell’Università della Calabria”.
In realtà la procedura di rilascio del codice fiscale a distanza era già possibile, anche senza la firma del protocollo. Alcuni studenti internazionali la utilizzavano già con successo, compilando l’apposito modulo disponibile online sul sito dell’Agenzia e allegando via mail i documenti necessari: questo consentiva di evitare l’appuntamento allo sportello e di ottenere il codice fiscale prima di arrivare ad Arcavacata. I tempi di rilascio erano però assai variabili: ad alcuni è capitato di riceverlo dopo un giorno, ad altri dopo un mese. Quindi ben venga il protocollo d’intesa, che ridurrà (si spera) a 10 giorni il tempo massimo di attesa.
r.f.c.
