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Cosenza in B, la festa del calcio contagia la città

Una bolgia ieri sera ha atteso il ritorno dei giocatori del Cosenza, con la coppa della serie B conquistata a Pescara. La festa del Cosenza calcio si è trasformata nella festa di una città intera, riversata in strada ad accogliere i protagonisti di questa impresa e ad accompagnarli fino allo Stadio San Vito – Marulla.
Il bus scoperto ha percorso lentamente e con estrema difficoltà le strade della città – Via degli Stadi, Piazza Europa, Piazza Bilotti, Piazza dei Bruzi, Murales Marulla – letteralmente circondato da tifosi, una chiazza di colore rossoblu fatta di bandiere, magliette, sciarpe, cappelli. E cori e canti, dedicati soprattutto al bomber Baclet, l’uomo simbolo di questi play-off. Il gran finale si è svolto allo stadio, in una cornice spettacolare, difronte ad almeno dodicimila persone che hanno riempito ogni centimetro della curva sud e delle tribune. Una ola interminabile ha salutato l’ingresso dei campioni, chiamati uno ad uno dal microfono e dagli spalti. Okereke, a lungo applaudito, ha ballato i passi che hanno portato così bene alla squadra. Mentre Baclet, sotto la tribuna A, ha intonato al megafono insieme ai tifosi il tormentone-leggenda del mojito. “Portaci in Europa” è stato il coro che ha accompagnato invece il saluto del tecnico toscano Braglia, allenatore tosto e caparbio, a cui va il merito di aver riacceso la passione dei cosentini che negli ultimi periodi si era un po’ sopita. Applausi anche per il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che non ha perso l’occasione per rilanciare il progetto del nuovo stadio (anche se per la prossima stagione occorrerà ripristinare il vecchio).
Questa promozione ha generato un entusiasmo contagioso, diventando il marchio di una città che ha dato sfogo ad una gioia repressa ormai da anni. Non solo i tifosissimi, ma anche molte famiglie o semplici curiosi, alcuni per la prima volta allo stadio, si sono sentiti parte di questa straordinaria impresa, esultando e lasciandosi trascinare dalla festa. I lupi hanno giocato un torneo al limite della perfezione, le sei partite vinte su nove testimoniano lo spirito di una squadra compatta che ora guarda già al futuro.

p.m.

FaC

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