Volano gli stracci all’indomani dell’elezione del nuovo rettore dell’Unical. A sfogarsi in un comunicato è il rettore uscente Gino Mirocle Crisci, che dopo la vittoria di Nicola Leone e la sconfitta di Raffaele Perrelli, anziché placare gli animi e lavorare per la conciliazione, esprimendo soddisfazione per l’esito delle votazioni, rompe il “silenzio” sull’avversario e infierisce contro di lui, contro il suo elettorato e contro l’intero Dipartimento di Studi Umanistici.
“La grande maggioranza del corpo docente dell’università ha mostrato una maturità notevole nella sua scelta – scrive il Magnifico – e sono convinto che il lavoro fatto finora possa essere portato avanti, perfezionato e migliorato grazie alle valide competenze scientifiche del professore Leone. Dispiace constatare – continua – che 285 docenti, che rappresentano comunque una cospicua minoranza, abbiano contrapposto alla figura di un eccellente ricercatore, ex direttore di uno dei Dipartimenti inseriti nella graduatoria del Miur dei migliori 350 delle università statali, la scelta di un candidato con visioni provinciali, che viste le tabelle Anvur, è riuscito a trascinare verso il basso un Dipartimento così prestigioso, come quello di Studi umanistici, portandolo agli ultimi posti dell’Ateneo”. Il suo principale sostenitore, Raffaele Perrelli, quattro anni fa è diventato il suo principale nemico e il Magnifico ha aspettato il momento di massima debolezza per vendicarsi. “Mi fa piacere constatare – scrive ancora Crisci – che la scientifica campagna messa in campo da Perrelli e dai suoi sostenitori, iniziata 4 anni fa, basata su un attacco sistematico alla figura dell’attuale rettore, non abbia portato a nulla. Anzi, la sua azione, mossa solo da ambizioni personali, ha recato gravi danni all’Unical. Perrelli ha infatti utilizzato i mezzi di informazione per una sua lotta, senza mai tenere conto che questa battaglia, senza motivazioni reali, ha solo screditato l’immagine dell’Ateneo”.
Un attacco durissimo, pubblicato sul portale d’ateneo il 4 luglio e inoltrato alla stampa, che ha suscitato l’indignazione di molti ed ha ricevuto la risposta dello stesso direttore del Dipartimento Francesco Garritano (Perrelli invece si difende personalmente stamattina in un’intervista a Il Quotidiano del Sud, ndr). “Avverto disagio – scrive il direttore Garritano nella sua risposta – a trovarmi attore di una situazione di questo tipo e a sentirmi additato dinnanzi all’opinione pubblica come rappresentate di un Dipartimento oggetto di un attacco senza precedenti. La paradossalità risiede nel fatto che l’organo in questione abbandona le vesti istituzionali e si lascia andare a livorose esternazioni, evidenziando una sorta di duplice identità. Aggrava la situazione – fa notare il docente – l’evidente danno arrecato all’Ateneo nella delicatissima fase delle immatricolazioni”.
Una risposta allarmata ma debole, inviata solo attraverso la mailing list d’ateneo e censurata dal Portale.”Il 4 luglio – spiega lo stesso Garritano – ho chiesto la pubblicazione del mio comunicato di smentita delle livorose esternazioni del Rettore nei confronti del Dipartimento da me diretto. Aggiungo che è ben diverso manifestare la propria opinione personale sul Portale d’Ateneo rispetto a una replica diffusa attraverso “Mercurio”, la sopracitata mailing list: il Portale di Ateneo ha come interlocutore il terzo, ovvero l’opinione pubblica, mentre “Mercurio” ha una dimensione del tutto autoreferenziale, quella propria della comunità accademica. Ciò che il terzo ha potuto ricavare dalle esternazioni della massima carica accademica è una sensazione di perplessità e dubbio circa il funzionamento dell’Ateneo, con grave danno per questo e particolarmente per il Dipartimento di Studi Umanistici”.
Insomma, uno spettacolo imbarazzante e dannoso per tutti. Crisci sarà ancora rettore fino al primo novembre, giorno in cui cederà la poltrona a Leone e insieme a questa gli consegnerà un’università profondamente divisa.
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