Trasporti Unical Zoom

Dove il pubblico non arriva, c’è il Car sharing Unical

Il tema del servizio di trasporti pubblici per l’Unical è una di quelle patate bollenti, in cui mai c’è stato un intervento efficace e risolutore. Lo sanno e se ne lamentano spesso soprattutto i giovani e gli studenti, i costi dei biglietti non sono affatto giustificati dalla qualità del servizio e la rete penalizza molte delle comunità  che vivono nelle zone limitrofe dell’università. Per non parlare dei pendolari: partendo da un paese che dista 15 Km, in autobus saranno necessari un cambio e 7 euro circa per raggiungere il Campus di Arcavata.
L’esigenza di trovare una soluzione fa nascere le idee dal basso, tra studenti, fuori sede e pendolari che quotidianamente vivono disagi e disservizi: così parte il Car Sharing Unical, un servizio basato sulla socialità, solidarietà (visto che l’iniziativa prevede che il servizio sia gratuito) e spirito di condivisione.
Il “Car Sharing” in realtà è un servizio di trasporto urbano, che permette ad una collettività di utenti di utilizzare un veicolo, su prenotazione o a turni, ma a pagamento. Il servizio proposto all’Unical invece è diverso, forse più simile a quello offerto da siti e applicazioni come BlaBlaCar: attraverso una pagina Facebook si mette in contatto chi offre o cerca un passaggio da e per l’università e zone limitrofe. Utilizzare il servizio promosso dalla pagina è molto semplice. “Basta pubblicare la sera prima: orario di partenza, posti disponibili. Il ritardo non è concesso, il compenso può anche essere un semplice sorriso o un grazie”. Ci sono molti messaggi in bacheca, sia di offerte che di richieste, e alcune richieste riguardano tratte non coperte dal trasporto pubblico.
Car sharing Unical è la pagina gemella di Car sharing cz- cz lido, stesso sistema, ma in un’area diversa. L’amministratore delle pagine è Luca Scarcelli, giovane di Rende che studia a Catanzaro. Sul gruppo pilota, quello dell’area di Catanzaro leggiamo “l’idea di questo gruppo, nata sotto la pioggia ad una fermata Amc, non ha scopo di lucro ma ha il solo obiettivo di far condividere e armonizzare tra gli studenti una vita universitaria già complicata per tanti altri motivi. Proviamo, vediamo come va”. I risultati sono stati positivi, nemmeno Luca si aspettava gli oltre 1500 membri del gruppo di Catanzaro e oltre 1200 del gruppo dell’Unical. Ne va orgoglioso e si augura che la presenza e l’attività sul gruppo continui ad aumentare, considerando che il dato relativo agli iscritti all’università della Calabria, circa 30mila, suggerisce che in realtà gli utenti interessati al servizio potrebbero essere molto di più. “A Catanzaro è partito a ottobre 2016 e ho avuto subito un forte riscontro. Io non me lo aspettavo sinceramente”. All’Unical invece ha faticato un po’ di più ad acquisire notorietà, perché, ci spiega Luca, la pubblicità della pagina si fonda soprattutto sul passaparola, e si augura che continui a crescere.

Maria Pia Belmonte

FaC

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