Ventiquattro liste, quasi tutte riconducibili a pochissime formazioni (5 in tutto), sono state presentate all’Ufficio elettorale dell’Università della Calabria alla scadenza prevista la scorsa settimana. Stiamo parlando delle elezioni per le rappresentanze degli studenti negli organi dell’ateneo: la strategia utilizzata è sempre la stessa. La proliferazione dei candidati e quindi delle liste, seppure alimenta una forma di competizione interna negli organi minori, diventa un punto di forza trascinante per i candidati agli organi di punta, Consiglio d’Amministrazione e Senato Accademico. Strategia che funziona non si cambia: ecco spiegato il florilegio di nomi in elenco.
Cinque le formazioni dicevamo, nello specifico si tratta di: Athena-RèF, #Noi, Primavera, Fronte della Gioventù Comunista, Cubo Risonante. A breve sapremo i nomi dei singoli candidati, ancora al vaglio della commissione elettorale per le dovute verifiche, ma intanto possiamo già intuire qualcosa sulle forze in campo.
La notizia di questa tornata è senz’altro il matrimonio (di convenienza) tra RèF e Athena, due componenti storicamente rivali, oggi confluite in un’unica grande alleanza che va da destra a sinistra senza soluzione di continuità. Sono ben undici le liste che fanno capo a questa neoformazione, schierati per l’occasione tutti gli dei dell’Olimpo, Zeus compreso. Ma non è l’unica novità: c’è l’apparizione sulla scena di Primavera, nata da una costola di Università Futura, che presenta ben cinque liste, con varie sfumature di colore. Non è da meno #Noi con sei liste presentate: #Noi è l’altra formazione già affermata, con rappresentanti uscenti dagli organi collegiali maggiori. Unica lista infine sia per FGC che per Cubo Risonante, quest’ultima già presente presso il Dipartimento di Fisica. Qui l’elenco completo.
Chiariamo: la vittoria non dipende assolutamente dal numero delle liste, si tratterà di vedere che capacità di mobilitazione sapranno esprimere i diversi gruppi, al voto manca meno di un mese e non sarà facile ottenere la partecipazione degli studenti. L’affluenza alle urne è sempre molto bassa e dopo due anni di pandemia, con la frequenza al 50% e lo svuotamento del Campus, i candidati dovranno impegnarsi duramente per portare amici e colleghi alle urne.
r.f.c.