“Con l’istituzione della facoltà di medicina all’Università della Calabria e lo sviluppo a nord dell’area urbana è logico che il nuovo ospedale debba sorgere nell’area prospiciente l’Unical”. Ad affermarlo, a margine dell’incontro di stamane in municipio con il rettore Nicola Leone, il sindaco di Rende Marcello Manna che ha sottolineato come: “con l’implementazione del nuovo assetto urbanistico, attraverso la realizzazione dello svincolo autostradale a Settimo e della stazione ferroviaria tra Rende e Montalto, si andrà a offrire un servizio essenziale in una zona strategica in vista della città unica. Bisogna avere una visione chiara sul futuro: l’attuale ospedale ha cento anni, il nuovo nosocomio deve essere pensato per i prossimi cento”.
Il nuovo corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Medicina e Ingegneria”, lo ricordiamo, rientra nell’ambito di una complessiva riforma dell’offerta formativa dell’Unical. Nato dalla collaborazione fra l’Università della Calabria e l’Università Magna Graecia di Catanzaro, il corso consentirà agli iscritti, al termine del ciclo di studi di 6 anni, di conseguire oltre al titolo di dottore in Medicina e Chirurgia, anche la laurea triennale in Ingegneria informatica, curriculum Bioinformatico. Le competenze Biomediche di base e di Bio-Ingegneria verranno acquisite nelle prime annualità, che si svolgeranno presso l’Università della Calabria, mentre presso l’Università Magna Graecia si svolgerà la seconda parte del corso, che comprenderà le discipline cliniche dell’area medica e chirurgica e il tirocinio abilitante. La proposta ha già superato l’iter locale, che si è concluso con l’approvazione del Coruc: si attende adesso il via libera dal ministero dell’Università e della Ricerca, acquisiti i pareri del Cun e dell’Anvur.
La Calabria è tra le Regioni italiane quella con la maggiore carenza di personale medico: allo stato attuale si stima che manchino 1.410 professionisti, soprattutto nelle aree di medicina d’urgenza, anestesia e rianimazione, ginecologia, chirurgia generale, pediatria e psichiatria. A queste carenze si sommano quelle dei medici di base, dei pediatri e delle guardie mediche. È in crescita, invece, la domanda di formazione in Medicina e Chirurgia: in Italia il numero di domande degli aspiranti medici supera di gran lunga il numero dei posti disponibili, con un posto ogni 5 candidati; in Calabria la richiesta è persino maggiore, con un posto ogni 10 candidati. Non basta però formare nuovi medici: la rapida evoluzione che riguarda la sanità, sempre più influenzata dalle nuove tecnologie, richiede medici nuovi, che padroneggino metodi e strumenti di data science e intelligenza artificiale.
“La nuova facoltà di medicina è stata pensata come integrata alle nuove tecnologie digitali legate all’ingegneria informatica e alla intelligenza artificiale. Al momento in Italia solo Humanitas e Politecnico di Milano hanno sviluppato tale progetto, ma è privato. L’Università della Calabria sarà la prima a offrire un servizio pubblico ai propri studenti garantendo, con costi accessibili, il diritto allo studio”, ha spiegato il rettore che ha aggiunto: “nonostante sia una scelta politica quella della ubicazione dell’ospedale, siamo pronti ad accogliere a braccia aperte qui il nuovo nosocomio”.
r.f.c.