Unical UNIVERSITÀ Zoom

Formazione Primaria Unical, 120 firme per chiedere di proseguire in Dad

Sono centoventi le firme raccolte fra gli studenti e le studentesse di Scienze della Formazione Primaria dell’Università della Calabria per chiedere al Rettore Nicola Leone di proseguire gli studi in modalità mista anche il prossimo anno. La didattica a distanza, bocciata da tanti come una rovina per il sistema universitario e per la già moribonda vita del Campus di Arcavacata, sembra aver conquistato i cuori e le menti di una fetta consistente del corpo studentesco, che trova più comodo frequentare le lezioni senza spostarsi da casa, magari conciliando anche con impegni di lavoro e famiglia. 

“Sebbene crediamo fermamente che frequentare le lezioni in presenza sia di fondamentale importanza per le relazioni e l’apprendimento – scrivono i firmatari nella lettera indirizzata al Magnifico – abbiamo anche sperimentato che la didattica a distanza (qualora sia posta come scelta) non sia una didattica scadente o di serie B. E’ infatti un mezzo importantissimo per poter seguire assiduamente le lezioni, anche in casi in cui non si possa essere presenti fisicamente in aula”.

Fra le ragioni a supporto della loro richiesta, ci sono soprattutto ragioni economiche. “Lei sa bene – continuano – che gli ultimi anni hanno modificato l’assetto economico di molte persone, e qualcuna e qualcuno di noi ha scommesso sulla propria formazione affrontando un nuovo corso di studi. Siamo quindi anche studentesse e studenti che hanno famiglia e lavoro in luoghi non molto vicini a Cosenza, impossibilitati ad un eventuale trasferimento nella città sede universitaria. Il nostro corso è infatti frequentato in buona parte da adulte ed adulti, con famiglia e lavoro, in alcuni casi anche caregiver o in situazione di svantaggio economico. La didattica mista sarebbe dunque un’ottima opportunità per poter permetterci di portare a termine il nostro percorso di studi senza dover ricorrere al trasferimento di Ateneo”.

I firmatari si aspettano adesso una risposta dal Rettore Leone, ed anche in temp brevi, al massimo entro il mese di luglio, ossia in tempo utile per poter eventualmente chiedere il trasferimento in altro ateneo, qualora la richiesta non venisse accordata. “Vorremmo rimanere studentesse e studenti dell’Unical, rispettando la frequenza obbligatoria delle lezioni – concludono – vedendo però garantita a tutte e tutti la possibilità di fruire della partecipazione alla didattica tramite la modalità mista”. Rifiutare la richiesta di questi studenti potrebbe spingerli al trasferimento, mentre accettarla significherebbe creare un precedente pericoloso: certo il tema è all’ordine del giorno e non si può far finta che non esista. Merito agli studenti che l’hanno posto all’attenzione pubblica e che si attendono quantomeno di essere ricevuti.

r.f.c.

FaC

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial