PRIMO PIANO Unical UNIVERSITÀ

Idonei ancora senza casa, la protesta degli studenti dell’Unical

Alessandro è uno dei 168 “idonei non beneficiari” a cui ancora, a dicembre inoltrato, non è stato assegnato un posto letto nel Campus dell’Università della Calabria. Ne avrebbe diritto, ma le graduatorie scorrono sempre più lentamente ormai, i posti sono quasi finiti, toccherà aspettare le lauree per i prossimi scorrimenti. Studente magistrale, di Catanzaro, Alessandro è ospite da due mesi in casa da amici, altri invece sono costretti a fare i pendolari, sostenendo costi extra per frequentare le lezioni. 

 

“Ma che diritto allo studio è mai questo?” chiede al megafono sotto le finestre del Centro Redisenziale, ringraziando i ragazzi e le ragazze del coordinamento studentesco messo impiedi dall’Aula studio liberata e dal Fronte della gioventù comunista. Stamattina si sono presentati con tende e coperte davanti gli uffici del CR per manifestare la solidarietà a quanti si ritrovano senza alloggio pur avendone diritto, ma anche agli studenti alloggiati negli hotels dell’area urbana, che hanno sì un posto letto ma sono privati della vita sociale del Campus. Chiedono di essere ricevuti dalla prorettrice delegata al CR Patrizia Piro, per strappare un impegno ufficiale, che consenta un pieno diritto allo studio. 

I manifestanti promettono che non si fermeranno fino a quando non avranno risposte, e puntano il dito anche sul cantiere Rocchi, dove ben 500 alloggi restano sulla carta, dopo milioni di euro spesi e un contenzioso mai risolto. Strutture praticamente ultimate, ma nel frattempo vandalizzate e tutte da recuperare, con ulteriori aggravi di spesa a carico della collettività. Infine la protesta punta il dito sullo stato degli alloggi, che in alcuni casi appare indegno e per il quale servirebbe una continua manutenzione, ordinaria e straordinaria. 
La manutenzione è uno dei nodi cruciali in tutta questa vicenda. La pandemia poteva essere un’opportunità per programmare i necessari interventi di recupero, visto che per un intero anno è stato addirittura impedito agli studenti di rientrare negli alloggi. L’Unical d’altronde rimane saldamente in testa alle classifiche nazionali degli atenei medio-grandi proprio grazie ai suoi servizi residenziali, un unicum nel panorama delle università italiane.

Fanno bene gli studenti a protestare.

Daniela Ielasi

 

FaC

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial