Il terzo appuntamento della quarta edizione della rassegna “Viaggio in Italia” organizzata dal Dams dell’Unical, sarà con i registi Arturo Lavorato e Felice D’Agostino, anche questa volta con doppio incontro Università-Cinema Garden. Mercoledì 7 febbraio i registi presenteranno il loro ultimo lavoro “Essi bruciano ancora” (Italia, Francia 2017), proiettato al 35° Torino Film Festival nella sezione Onde, insieme ad alcuni membri del collettivo “Sole e carestia” che ha realizzato il film. La visione è prevista alle ore 20:15, l’ingresso è libero.
Il documentario di D’Agostino e Lavorato è un’interessante rilettura della questione meridionale. La Storia si sa, la scrivono i vincitori. E quella del 1861, che racconta della nascita di un’Italia unica e unita, dovrebbe essere la Storia di una vittoria comune. Ma dei fiumi di inchiostro gettati per esaltare il Risorgimento, pochissimo è stato dedicato al Meridione e al sangue che venne sparso nel corso dell’annessione.
“Essi bruciano ancora” è un’operazione cinematografica tanto interessante quanto complessa, che cerca di restituire la parola ai dimenticati, gli abitanti di un Sud che la Storia ha spesso omesso dal suo corso. Affidando ad attori la lettura di diari, poesie, canti e lettere di brigantaggio e resistenza, il film racconta un Meridione vittima di una scelta imposta dall’alto, quel neonato governo unitario pronto ad azzittire qualsiasi forma di ribellione attraverso la violenza dell’esercito.
L’immagine simbolo, che più di tutte forse restituisce il lascito lungo di quella vicenda ormai distante più di centocinquanta anni, sono quelle costruzioni iniziate e mai finite, oggi note in architettura come “incompiuto siciliano”, strutture a cui fu fatto credere di poter diventare palazzina, ma per varie ragioni abbandonate a se stesse. C’è teatro di avanguardia, c’è l’uso della memoria storica per rileggere il presente, c’è il documentario antropologico. C’è tanto in “Essi bruciano ancora”, un’opera a tratti forse criptica, ma che restituisce perfettamente quel mix di rabbia, illusione e desolazione di un popolo che sente bruciare ancora oggi le ferite del passato.
L’iniziativa è realizzata dal Dams in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici e le associazioni Fata Morgana e Falso Movimento.
