CULTURA

“In buona fede”, l’universo ingenuo e ribelle di una giovane disegnatrice calabrese

A molti è capitato nella vita di cambiare direzione a causa del giudizio troppo severo di un mentore. Ma cosa succede quando la passione è più forte? Cosa succede se sentiamo che il nostro turno di parola non è ancora finito, che abbiamo ancora qualcosa da dire? Le risposte a queste domande sono nelle vignette di Federica Giglio, in arte In buona fede, giovane disegnatrice calabrese ingenua e ribelle, come la matita che tiene tra le mani. Federica non si è fermata, e mentre studiava Filosofia a Bologna ha continuato a coltivare la sua passione rendendola uno strumento di partecipazione attiva.

I suoi lavori girano sui social e non passano inosservati. Anche Left ha condiviso alcuni dei suoi lavori come “Il diritto di nuotare” o quello per difendere Gino Strada dai vergognosi attacchi pubblici di Forza Nuova. Federica si definisce un’antifascista che ha sostituito le armi con la matita e collabora con i collettivi di vignettisti Sputnik e Vignettisti per la Costituzione, quest’ultimo nato durante la campagna per il primo Referendum Costituzionale.

Nei disegni In buona fede si entra in un mondo di personaggi di una fantasia scanzonata ma sempre attenta alla realtà. Dalle prime “strisce” con Camillo, il suo micione, i disegni di Federica sono cresciuti, sempre più maturo il suo tratto, mentre i suoi personaggi conservano “quell’ingenuità che la Calabria oggi ha un po’ perso.

“L’ingenuità di chi non si rassegna, la voglia di lottare di chi non si arrende”, racconta Federica ai microfoni di Radio No Borders, antenna del network radiofonico dell’Agenzia nazionale giovani. Perché i messaggi di Federica sono semplici sì ma così efficaci da arrivare dove la politica nella nostra società proprio non riesce, ai giovani, e parlano di diritti, di solidarietà, hanno una coscienza sociale critica. “Io sogno una Calabria libera – aggiunge – è solo retorica se non si trasforma in un’azione politica, ma alla Calabria non mancano gli strumenti, manca solo una spinta”.

E’ possibile tenersi aggiornati sui lavori In buona Fede grazie alle pagine Facebook e Instagram oppure seguendo i collettivi i vignettisti citati. Nella didascalia di una vignetta che “parla” di Calabria, scrive Federica: “Bastano 6 minuti per leggere il mio disegno? La mia terra è il mio cuore che oscilla tra il dolore e la rabbia, la leggerezza e la nostalgia, la solitudine e l’accoglienza, la mia terra è la sabbia che si insinua tra le pieghe dell’anima e a ogni piccolo gesto fa male o solletica”.

Maria Pia Belmonte

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