Migranti MONDO

Incendio nel ghetto di San Ferdinando, muore una donna

Becky Moses, nigeriana residente a Riace, 26 anni appena compiuti, è la vittima annunciata dell’incendio scoppiato questa notte all’interno della baraccopoli di San Ferdinando, fra Rosarno e Gioia Tauro. Il rogo, che non sarebbe di origine dolosa, ha avvolto all’improvviso le baracche dei migranti e colto nel sonno centinaia di persone, fra di loro numerosi feriti e ustionati ricoverati presso l’ospedale di Polistena.
Il degrado del campo era noto da anni: la rivolta dei migranti di otto anni fa – era proprio il gennaio 2010 – aveva attirato l’attenzione dei media nazionali. Il Ministero dell’Interno aveva tentato di dare una prima risposta con la realizzazione di una tendopoli, che però riusciva ad ospitare solo 500 persone. Per questo, a pochi metri dalla tendopoli, erano sorte rapidamente centinaia di baracche, realizzate con materiali improvvisati, una attaccata all’altra. Sono migliaia i braccianti che ogni inverno si riversano nella piana di Gioia Tauro per la raccolta delle arance e dei kiwi. Pochi euro a cassetta, lavoro durissimo, nessuna tutela e soprattutto condizioni di vita disumane, al freddo, senz’acqua, bagni né docce. Altri incendi si erano già verificati in passato, per questo molti parlano di “morte annunciata”. 

FaC

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