“Speak Up! nasce da una palestra di progettazione, una scrittura condivisa a più mani, voluta all’associazione Entropia con i volontari del Servizio Civile Universale in servizio lo scorso anno, a cui si è aggiunta Alice, che frequentava la sede dell’associazione e aveva proposto spontaneamente la realizzazione di un podcast “Parla come mangi” – racconta Daniela Ielasi, Presidente di Entropia APS durante l’evento conclusivo del progetto che si è tenuto il 26 giugno al DAM Unical –. Anche i volontari del Servizio Civile – Francesca, Bruna, Deborah e Ramiro – avevano fatto un podcast, intitolato “Carpe Diem”, e da lì è nata l’idea di provare ad allargare questa pratica: l’uso della radio non come fine, ma come strumento di partecipazione, di condivisione e di inclusione dei giovani. “Speak Up!” vuol dire proprio questo: alzare la voce, e credo che la voce sia una delle cose su cui si è lavorato di più”, infatti, in molte delle valutazioni dei partecipanti tanti hanno manifestato di essere riusciti a lavorare sulla propria voce, a tirarla fuori insieme alle proprie idee.
“È stato bello dare ai partecipanti questa opportunità, ringrazio Daniela per questo, perché ha dato a noi per primi l’opportunità di scrivere il progetto e ringrazio il team con cui ho lavorato – afferma Francesca Nicoscìa –. È stato tutto molto interessante, ed anche impegnativo ovviamente, ma lo rifarei di nuovo domani”. Così si è concluso il progetto del Corpo Europeo di Solidarietà “Speak Up!” ideato e promosso da Entropia APS, in 10 mesi di attività ha visto la collaborazione di 5 volontari e 25 giovani partecipanti coinvolti nella produzione radiofonica di 9 podcast per ANG in Radio NoBorders. Lo studio di registrazione, che ha sede al DAM, ha visto alternarsi ai microfoni ben oltre 70 ospiti ed esperti su temi che variano dalla cultura, ambiente e sostenibilità all’inclusione, attualità ed elezioni europee.
“Per me è stata una prosecuzione e un miglioramento di quello che già avevo fatto l’anno scorso, avevo proposto personalmente un podcast – afferma Alice Schiariti – e quest’anno, invece, vedere così tanti di noi coinvolti è qualcosa che mi dà orgoglio da una parte e in più sono contenta, perché ho visto che vi siete impegnati sin dall’inizio dal frequentare i laboratori fino alla realizzazione dei vari episodi e spero che anche per voi sia stata una bella esperienza, che siate riusciti a migliorarvi”. Durante questo percorso, infatti, il team di volontari – Francesca, Alice, Bruna, Ramiro e Deborah – insieme a tutti i partecipanti, ha sviluppato e integrato le proprie competenze comunicative e tecniche in ambito radiofonico iniziando dal Laboratorio di “Voce e Dizione” curato da Ernesto Orrico e dal Laboratorio di “Redazione e Conduzione” a cura di Antonello Formosa, per poi proseguire con le fasi di scrittura, registrazione, editing e diffusione dei podcast. Un percorso riconosciuto attraverso la consegna degli attestati e degli YouthPass, che certificano le competenze trasversali maturate nel corso dell’intero progetto da parte dei volontari e che sono riconosciute a livello europeo.
“Inizialmente ci siamo proposti di far conoscere le realtà che collaborano con Entropia, quindi abbiamo intervistato tante associazioni che operano nel territorio Cosentino che rispondono a dei bisogni reali, ognuno con scopi diversi e obiettivi che si intrecciano mettendo alla luce vari aspetti – racconta Bruno Vavalà, volontario SCU che insieme a Chiara Cuda ha curato il podcast “Generazioni Solidali” –.
All’evento finale, oltre ai due tutor ed esperti dei laboratori, erano presenti anche Simona De Maria – giornalista ed esperta curatrice del podcast di 17 episodi “Piazza Europa” – e Teresa Aiello, CGIL Cosenza – ospite di un episodio del podcast “Realtà sotto esame” dedicato al tema del mobbing –. L’obiettivo, ora che il progetto “Speak Up!” si è concluso, è mantenere alto l’entusiasmo che ha portato la produzione di questi podcast, diffondendone il più possibile i risultati affinché le voci di tutti i giovani partecipanti continuino a farsi sentire, cosicché altri possano trovare il coraggio di mettersi in gioco migliorando se stessi e la società. Radio Noborders, infatti, è sempre aperta a tutti coloro che vogliono proporre le proprie idee e diventare così parte attiva del cambiamento.
Tutti i podcast di “Speak Up!” possono essere ascoltati sulle piattaforme Spreaker e Spotify.
Deborah Naccarato