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Nicola Fiorita: “Campo giusto per elezioni regionali e nazionali”

“Con il campo largo, dopo la vittoria di Catanzaro, forse avremmo potuto vincere anche le elezioni nazionali e regionali”. All’indomani del risultato della Sardegna, il sindaco della città capoluogo Nicola Fiorita è intervenuto a “Piazza Europa” – podcast di Radio NoBorders condotto dalla giornalista Simona De Maria – ribadendo la necessità di un “campo giusto” e sottolineando che il voto del 9 giugno per il Parlamento Europeo potrebbe essere determinante per “una Calabria centro del Mediterraneo e non più periferia”.

“Quella di Catanzaro – ricorda Fiorita – è stata la dimostrazione che quando si mettono insieme le forze si hanno grandi chance di vincere le elezioni, così come è stato per la Sardegna. L’esperienza vincente della nostra città è stata anche proporre un metodo nuovo, poi riprodotto sull’isola, non soltanto limitato ad una mera alleanza larga, ma frutto di un lavoro sui territori molto lungo che ha consentito di rendere questa alleanza più solida e quindi capace di far convergere nel tempo le diverse forze che la compongono su progetti, valori, candidati. Direi quindi che bisogna parlare di un campo giusto e solido, che ha messo insieme tutte le forze della sinistra e ottenuto risultati a Catanzaro così come in Sardegna. C’è un’indicazione di metodo, che avrebbe probabilmente portato ad esiti diversi a livello nazionale e regionale, ma che oggi diventa una prospettiva concreta ed io non posso che augurarmi che si proceda su questa strada”.

Per il Parlamento europeo si voterà con il sistema proporzionale, dunque ogni forza politica si misurerà da sola, ma non per questo l’appuntamento del 9 giugno riveste meno importanza, anzi per la nostra regione la dimensione europea è decisiva. “L’Europa – ha dichiarato il primo cittadino di Catanzaro – non è semplicemente un’espressione geografica: è il nostro destino, il nostro futuro. Noi siamo una piccola regione che oggi non è in grado di competere da sola in una sfida globale che presenta molti rischi da diversi punti di vista: la globalizzazione dell’economia, le guerre che scoppiano vicino a noi, le politiche migratorie. Sono sfide in cui la nostra terra può giocare un ruolo se è forte e può esserlo soltanto in un contesto europeo. L’Europa è una necessità, l’Europa è una grande possibilità, l’Europa è un luogo dove la Calabria può svolgere un ruolo fondamentale anche perché può essere non più l’estrema periferia del nostro paese, ma è il centro del Mediterraneo. È dunque importante ribadire l’importanza di votare, ribadire che la nostra deve essere una prospettiva di unione, di crescita e ciò può avvenire solo in una dimensione europea”.

Sollecitato dalla giornalista, Fiorita ha poi spiegato la sua ferma contrarietà verso l’autonomia differenziata, una riforma che “sottintende veri e propri privilegi per le regioni più ricche e un grande atto d’egoismo, che significherebbe blindare un divario enorme che c’è di possibilità, di risorse, di diritti, di futuro tra chi è più ricco e chi è più povero. Una cosa inaccettabile, non soltanto perché la nostra è tra le regioni più povere, ma perché mette in discussione il senso di comunità, di un Paese che sta insieme se si condividono dei valori, se ci si impegna affinché tutti abbiano le stesse possibilità”. “Finalmente – ha commentato il sindaco – vedo aumentare la consapevolezza dinanzi questo pericolo da parte della opinione pubblica: per tanto tempo le iniziative che abbiamo intrapreso sono state seguite da una parte piccola della società calabrese. Oggi invece -e in questo senso è molto significativa la presa di posizione da parte dei vescovi calabresi- è aumentata la consapevolezza che l’approvazione della riforma Calderoli sarebbe una pietra tombale sullo sviluppo futuro del sud”.

Parlando di autonomia differenziata, il sindaco ha toccato anche altri temi come la sanità o le infrastrutture, fondamentali per lo sviluppo a queste latitudini. “I LEP ad esempio, che sono i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi da garantire in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, potrebbero già essere una realtà: non c’è bisogno di aspettare l’autonomia differenziata essendo previsti già da tempo. Purtroppo alcuni dati ci dicono che non sono una garanzia sufficiente perché laddove già esistono dei meccanismi di perequazione, che poi è sostanzialmente il meccanismo dei LEP, come per esempio nella vicenda che riguarda le infrastrutture, poi questi meccanismi sono definanziati: cioè i fondi per la perequazione infrastrutturale sono stati nettamente ridotti da questo governo proprio per finanziare un’opera, come quella del ponte sullo Stretto, che non credo vogliano i calabresi, o che comunque non vogliono con proprie risorse o che non vogliono come priorità. Allora questo è un altro grande rischio: per fare una grande opera come il ponte si tolgano risorse importanti alla Calabria per realizzare tante altre opere che sono prioritarie. Basta guardare allo stato delle infrastrutture sull’area ionica della nostra regione”.

Nell’intervista Fiorita ha infine ribadito il no ai CPR – Centri di permanenza per i rimpatri. “Siamo fermamente contrari a una politica migratoria che sia esclusivamente securitaria e chiuda in dei veri e propri lager i migranti. Siccome è concreta la possibilità che uno di questi centri venga aperto nella città che amministro, mi sembrava assolutamente doveroso far sentire la nostra contrarietà”.

CLICCA QUI per ascoltare l’intervista completa nel quarto episodio del podcast “Piazza Europa”

r.f.c.

FaC

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