Solo il Covid poteva fermare la squadra femminile di futsal del CUS. La notizia è arrivata all’indomani dell’intervista raccolta dalle speaker di Radio No Borders in occasione della giornata internazionale della donna. Un focolaio di contagi interno al campionato che ha coinvolto più di una squadra di calcio a 5. Le atlete stanno bene per fortuna, sono risultate positive al tampone ma a parte alcuni lievi stati di malessere, affermano di non aver avvertito sintomi troppo preoccupanti. Fatale il contatto con degli “ignari” positivi che hanno innescato la catena di contagi che ha temporaneamente arrestato la squadra. Squadra che stava giocando un gran bel campionato correndo verso i playoff. Successi che a volte fanno poco rumore perché i media e l’opinione pubblica relegano troppo spesso le competizioni atletiche femminili come una “seconda” categoria rispetto a quella maschile. Per fortuna alle atlete interessa lo sport più del successo, e così continuano a vincere, segnare e giocare, e che gli altri se ne facciano una ragione.
“Soprattutto in Italia il calcio è visto come uno sport strettamente maschile – avevano dichiarato a Radio NoBorders la capitana Celeste Trimarchi e la portiera Simona Aprile – ma per fortuna negli ultimi anni la situazione sta un po’ cambiando. Forse grazie o a causa della “batosta” che ha preso la nazionale maschile l’anno scorso, la femminile ha avuto più visibilità, per le sfortune degli altri noi ogni tanto abbiamo qualche risultato. Poi un’altra cosa che stiamo cercando di fare è di rendere il calcio femminile professionistico perché ancora le donne non sono considerate una categoria professionistica come quello maschile, e questo diciamo è un punto dolente perché sappiamo bene quanto frutti bene il calcio maschile, invece nel calcio femminile sono più i sacrifici che i guadagni”. E alle ragazze, alle bambine, comunque appassionate di calcio avevano lanciato un invito “a buttarsi e crederci, perché comunque sia il calcio e tutto lo sport regalano momenti che vanno vissuti senza pregiudizio di alcun genere”.
Anche per questa determinazione, dimostrata sul campo e nella vita, auguriamo una pronta guarigione a Celeste, Simona e il resto della squadra: la mister Giovanna Postorino, e la preparatrice atletica, Catia Borini, Barbara Parisi, Marika de Cesare, Silvia Candreva, Alessia Macrì, Maria Grazia Merante, Micaela Cataldo, Miriana Galatà, Tiziana Storino, Samanta Fragola, Bianca Arcuri, Federica Bruni e Melisa Barone.
Maria Pia Belmonte
Marco Belmonte
RETTIFICA del 29.03.2021 – Si rettifica quanto contenuto nell’articolo in merito ai nomi delle giocatrici positive al Covid: Melisa Barone, contrariamente a quanto scritto, è risultata negativa al tampone sin da subito. Ce ne scusiamo con l’interessata e con i lettori.
