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Prima sold out per “Il calco”, cortometraggio del regista cosentino Alessio Falbo

Al Cinema San Nicola di Cosenza la prima proiezione esperienziale del nuovo cortometraggio “Il calco”, realizzato dal giovane regista cosentino Alessio Falbo dell’A.F. Art Film Association, è sold out. I fortunati che parteciperanno alla serata del 15 marzo, potranno assistere a una performance dal vivo degli attori del film e visitare una mostra che permetterà di calarsi direttamente all’interno dell’ambientazione della pellicola, contenente oggetti, fotografie di scena e le illustrazioni dell’artista Nadia Fedele. 

“Il calco” è un viaggio introspettivo di genere distopico e drammatico, in cui il protagonista – interpretato da Antonio Di Turi – compie una serie di incontri con personaggi surreali – legati al tema della morte –, che lo rendono totalmente lontano dal thriller e dal genere sperimentale. Ogni incontro avviene in uno dei cinque capitoli in cui è diviso il film: “l’inizio della fine”, “collasso totale”, “nostalgia dei colori”, “qui mihi detrahis” (in latino “perché mi togli dalla mia persona”) e “giudice”. Ambiente, consumismo, sfruttamento minorile e capitalismo sono tematiche fortemente presenti all’interno di questo cortometraggio di 19 minuti. Ogni cosa, dalla sceneggiatura – scritta durante la pandemia da covid19 – alle riprese e al montaggio è stata fatta in Calabria nell’arco di un anno e mezzo, in particolare in tre location molto suggestive e avvolte da un alone di mistero nella provincia di Cosenza: San Fili, Monte Cocuzzo e il palazzo Lagarò Lupinacci a Celico. 

“Sono nato in questo ambiente cinematografico e vivo a Celico. Mio papà è un grande appassionato, già a 12-13 anni lo vedevo fare riprese con la sua cinepresa a pellicola da 6 e 8 mm, mentre mia mamma si occupava di editing, montaggio, così finiti gli studi delle superiori ho pensato: perché non approfondire? Ho iniziato a fare dei video per gioco e poi mi sono iscritto all’Università con il supporto dei miei nonni e dei miei genitori”. Alessio Falbo, 30 anni, è laureato in “Comunicazione e DAMS” presso l’Università della Calabria, ora sta completando i suoi studi di regia cinematografica all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro.

Ognuno di noi deve fare questo viaggio dobbiamo prendere coscienza dei problemi che ci stanno intorno” secondo il regista, e ciò è reso possibile da una troupe di 20 persone, un cast interamente calabrese che coinvolge anche tre studenti dell’Unical, tra cui Mario D’agostino (scenografo), Aldo Lecce (produzione esecutiva), Giovanni Baracchi (direttore della fotografia, unico bresciano), Assunta Montanini (costumi) e Teresa Milieri (make-up artist). L’obiettivo della pellicola – che attualmente è in concorso al Premio Nazionale del Cinema Indipendente 2024 ed è stato selezionato ufficialmente al Rome Outkast Indipendent Film Award 2024 – è far immedesimare talmente tanto lo spettatore da fargli pensare insieme al protagonista “sono io il calco”, perché spesso si pensa di essere fuori da alcuni contesti – la guerra, la crisi climatica e tante altre realtà quotidiane –, invece ne siamo parte integrante, anche senza rendercene conto.

Una volta usciti dal cinema e vissuta questa esperienza, forse si potrà tentare qualche piccolo cambiamento, un passo alla volta.

Deborah Naccarato

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