“Purtroppo, ci tocca constatare ad oggi che l’unica coscienza non risvegliata appare quella del Magnifico Rettore, Prof. Nicola Leone, il quale non si è mai espresso al riguardo, anzi ha sistematicamente ignorato le nostre richieste, alimentando un senso diffuso di disagio e incertezza”. Rinnovamento è Futuro torna sul tema della ripartenza dell’Unical, già lanciato nelle scorse settimane. Lo fa con un’interrogazione indirizzata direttamente al Magnifico Rettore e al Senato Accademico, affinché la discussione venga avviata negli organi collegiali.
“Affrontata l’emergenza – scrivono – ora è giunto il momento di mettere in campo una visione che porti alla ripartenza della nostra Università. Serve una programmazione che dia risposte chiare su come affrontare i prossimi mesi, tenendo in considerazione l’andamento epidemiologico. È necessario stabilire i modi e i tempi di una ripresa graduale, lavorando su tutte le misure necessarie per essere pronti alla riapertura nel rispetto di tutte le normative previste per garantire la sicurezza di chi frequenterà il nostro Campus. Mentre in tutto il Paese si sta affrontando la cosiddetta Fase 3 e programmando il prossimo futuro, l’Università della Calabria si è arenata alla Fase 1! Proprio per questo motivo, nei giorni scorsi abbiamo lanciato un appello attraverso l’iniziativa #RestartCampus, una campagna social che ha coinvolto migliaia di studenti e non solo, i quali auspicano una vera discussione sul tema della riapertura”.
Rinnovamento è Futuro chiede “una programmazione chiara e condivisa sul prossimo futuro, nel breve, medio e lungo periodo. In primo luogo, partendo dalle attività sulle quali si potrebbe dare subito risposta nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dal Governo: rientro nelle residenze universitarie (provvedimento già adottato dall’Università Magna Graecia di Catanzaro); sedute di laurea in presenza; studio di modalità blended per l’erogazione della Didattica e lo svolgimento delle prove di verifica del profitto”. Chiede infine “la decurtazione del 50% della terza rata A.A. 2019/2020, tenendo conto del risparmio derivante dai servizi non erogati dall’Ateneo e il rimborso dei servizi previsti dal Bando Diritto allo Studio A.A. 2019/2020 (servizi alloggio e mensa) non fruiti dagli Studenti”.
r.f.c.