La politica dell’emergenza funziona così: si decide d’urgenza e in deroga a tutto, dopo che per anni si è evitato di decidere. Sui rifiuti in Calabria la storia va avanti da almeno un decennio, e quando l’immondizia è per strada e i cittadini stessi ne chiedono con forza la rimozione, ecco che in una notte si decide tutto. La notte scorsa è successo questo: l’ordinanza n°45 della presidente Jole Santelli ha disposto la riapertura di quattro discariche pubbliche e una privata (per due mesi), “per non aggravare l’emergenza sanitaria già in atto” dovuta al Covid19.
Nello specifico ecco dove si prevede l’immediato aumento delle volumetrie: località Silva di Cassano allo Jonio (30mila metri cubi), la Zingara a Melicuccà (90mila metri cubi), Campolescia di Castrovillari (20mila mc) e località Alli a Catanzaro (130mila mc). Ma c’è anche la riapertura della discarica privata di Celico: trecento tonnellate al giorno per un massimo di 60 giorni. La società MI.GA. srl raccoglierà tutto: “i rifiuti provenienti e dagli impianti di trattamento regionali, pubblici e privati al servizio del circuito pubblico sino ad un quantitativo massimo di 300 t/giorno, comprensivo di quelli prodotti dall’impianto di Lamezia Terme, per una durata massima pari a 60 giorni e nelle more del perfezionamento della eventuale procedura di omologa. Alla società MI.GA. srl è riconosciuta la tariffa di conferimento, a carico degli enti di governo degli ambiti, non superiore a 105 euro/tonnellate”. In previsione c’è inoltre l’aumento della discarica pubblica di Stretto a Lamezia Termeda (da 50 a 150mila mc), su cui però ancora pende un sequestro da parte dell’autorità giudiziaria.
Entro 10 giorni le Comunità d’Ambito di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone e alla Città Metropolitana di Reggio Calabria dovranno individuare siti di stoccaggio temporaneo dei rifiuti prodotti dagli impianti di trattamento. Tempi brevi agli ATO anche per dare seguito alle urgenze pendenti: 20 giorni all’ATO di Vibo Valentia per individuare il sito di realizzazione dell’impianto di trattamento con annessa discarica a Sant’Onofrio; all’ATO di Cosenza 20 giorni per collocare la discarica di servizio dell’impianto di trattamento ubicato nel Comune di Rossano Corigliano e 30 giorni per trovare posto alla discarica a servizio dell’impianto di trattamento da realizzare a Cosenza nord. In provincia di Cosenza, la Regione punta anche alla riapertura di Castrolibero, con la sua discarica in località Destre Spizzirri che dovrebbe crescere di altre 65mila mc: per questo l’ordinanza sollecita la nomina di un Commissario ad acta, in sostituzione del Comune di Castrolibero. Entro 30 giorni anche per l’impianto di trattamento di Siderno dovrà dovrà essere individuato un sito di ubicazione per la discarica di servizio.
Infine, la Città Metropolitana di Reggio Calabria entro 20 giorni dovrà pubblicare la gara per “l’affidamento del servizio di gestione degli impianti di Siderno e Gioia Tauro unitamente ai lavori di riefficientamento necessari a garantire la completa funzionalità del termovalorizzatore e l’adeguamento alle migliori tecnologie disponibili, la cui copertura finanziaria è assicurata dalla Regione Calabria per un importo pari a 12,20 milioni di euro a valere sulle risorse della Delibera CIPE n. 55/2016”.
Ennesimo provvedimento d’urgenza, quindi, ma ispirato dalle migliori intenzioni (!). La Regione promette “a conclusione dei conferimenti, la chiusura definitiva” delle discariche ma nel contempo di “disporre di ulteriori volumi per garantire l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti prodotti dalla rete degli impianti regionali, sino al raggiungimento dell’obiettivo “discarica zero”, in attuazione dei principi dell’economia circolare, per un uso efficiente delle risorse, preservando il territorio calabrese, valorizzando le filiere del riciclo, minimizzando gli impatti ambientali e il consumo di risorse naturali. L’obiettivo è la creazione di economia di comunità che crei lavoro e occupazione, salvaguardi il territorio, in un’ottica di sviluppo sostenibile, a garanzia delle generazioni future”. Autosufficienza, discarica zero, economia circolare, filiere del riciclo, sviluppo sostenibile: prendete appunti.
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