Mentre le università si preparano alle elezioni del CNSU, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, all’Università della Calabria si attende ancora il decreto rettorale che indica – ormai quasi certamente in concomitanza con la scadenza nazionale – le elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca d’ateneo. A tornare sull’argomento è la lista Athena, che in una lettera aperta al presidente del Consiglio degli Studenti, chiede una seduta straordinaria del Senato accademico per discutere e votare una mozione di sfiducia al Rettore.
“Abbiamo la necessità di comprendere – scrive Athena – perché in una comunità civile, regolarizzata da norme e regolamenti come quella universitaria, sia possibile dopo oltre sei mesi della sentenza del TAR, che di fatto fa venire meno il pretesto artificiale con il quale il Rettore ha sospeso ed annientato la legittima tornata elettorale prevista nel maggio del 2018, ancora si tergiversa e non si riprendono le operazioni necessarie per riavviare i processi sospesi e procedere all’immediata indizione dell’elezioni in seno a tutti gli organi d’Ateneo dato che a breve sono previste da un decreto del MIUR anche quelle del CNSU per il 14 e 15 maggio del 2019”.
Gli studenti non hanno perdonato al Magnifico la decisione di rinviare le elezioni, anche perché la decisione ha di fatto prorogato di un ulteriore anno la rappresentanza in carica. Athena ce l’ha in particolare con Diego Mazzitelli, consigliere d’amministrazione della lista Unidea, rimasto in carica anche nel passaggio tra la laurea e il dottorato, nonostante – sottolinea Athena – il nuovo regolamento elettorale non contenga una norma chiara in merito (a differenza del vecchio). Ce l’hanno anche con i docenti, nonostante in verità qualcuno in Senato abbia espressamente preso le loro parti. “Vogliamo rendere palese – scrivono ancora – la complice e diffusa indifferenza della componente docente dinanzi ad una così grave ed oggettiva violazione di un diritto universale, le regolari elezioni democratiche nelle modalità e nei tempi previsti dalla legge”.
Infine un passaggio sul regolamento delle associazioni (D.R. n.50 del 17/01/2019) di nuova approvazione che definiscono “estremamente discriminatorio, iper burocratizzato, ideato male e scritto peggio”, chiedendo sempre al CdS di invitare tutti i presidenti delle associazioni, il Direttore Generale e un membro della Commissione Bilancio per una discussione pubblica in merito.
r.f.c.
(foto repertorio)