“ALIaS”, il progetto di solidarietà realizzato dai volontari del Corpo Europeo di Solidarietà con il supporto dell’associazione Entropia APS, è giunto al termine. Giovedì 8 giugno 2023 al DAM, presso l’Università della Calabria a Rende (CS), si è tenuto l’evento finale che ha visto come protagonisti i giovani, volontari e partecipanti.
Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea, ha avuto una durata di sei mesi, durante i quali i volontari hanno collaborato alla realizzazione di diversi laboratori artistici gratuiti e aperti a tutti – linguistico, teatrale, fotografia, illustrazione e scrittura – il cui obiettivo comune era promuovere l’inclusione e la socialità attraverso l’arte, promuovendo una dimensione interculturale ed internazionale e diffondendo valori di comunità, partecipazione attiva, solidarietà e cittadinanza europea.
I diversi laboratori hanno dato vita a una mostra di fotografie, un’esposizione di disegni (ognuno associato alla sinossi del racconto a cui sono ispirati), una pubblicazione di racconti e una breve rappresentazione teatrale, sempre sul tema dell’inclusione. Così, nel corso dell’evento finale i visitatori hanno potuto vedere con i propri occhi i risultati di questi laboratori e la voglia di mettersi in gioco dei partecipanti, che li ha resi possibili.
L’esito finale di “ALIaS” è stata l’occasione per organizzare un evento inteso più ad ampio raggio che ha messo in rilievo il mondo del lavoro nel terzo settore, mediante l’intervento di figure che vivono questa realtà ogni giorno, in particolare di Daniela Ielasi (presidente di Entropia), Gregorio Crudo (vice presidente del CSV Cosenza), Mariacarla Coscarella (Direttrice del CSV Cosenza), Mariapia Belmonte (Entropia) e Santo Astorino (Associazione Mundus). L’iniziativa è stata anche inclusa nel programma di Cosenza città capitale del volontariato 2023.
“Grazie all’esperienza svolta qui presso l’associazione Entropia – racconta Santo – sono riuscito e ho avuto anche la fortuna di trovare lavoro in un altro paese, come project manager in un’associazione che ha più di 10 anni di esperienza nell’inserimento giovanile nel mondo lavorativo e che fa più di 40 progetti all’anno di mobilità internazionale in tre continenti: Africa, Asia ed Europa. Quindi ho potuto mettere in pratica tutte le competenze acquisite durante il Servizio Civile, durante i progetti di volontariato e di solidarietà”.
Storie come la sua e quella di Maria Pia Belmonte – coach del progetto ALIaS, che ha seguito il percorso di apprendimento dei volontari insieme a Luca Mollo – sono d’esempio e d’ispirazione per “i volontari che sono i reali protagonisti di questi progetti – come afferma Maria Pia -, quelli che mettono in moto l’azione” con la loro voglia di mettersi in gioco, perché “aiutano a maturare o a volte a creare delle competenze che l’Unione Europea riconosce come delle competenze chiave, spendibili non solo nel mondo del lavoro, ma proprio nella vita quotidiana, perché si apprende il famoso learn to learn” che si trasforma in nuove opportunità per il proprio futuro.
A seguire sono intervenuti i curatori dei laboratori Maria Teresa Mauro dell’associazione fotografica Nitida, l’illustratore Marco Serravalle e Michele Trotta che ha curato il laboratorio di scrittura, l’attore e regista teatrale Ernesto Orrico e i volontari ESC (Shehan, George, Damian e Leo) e SCU (Bruna e Ramiro) che hanno raccontato la loro esperienza e cosa è significato per loro partecipare ai loro rispettivi progetti di volontariato.
“Il laboratorio di teatro è stata una conclusione degna di questo percorso di crescita personale – afferma Bruna Leonetti, volontaria del Servizio Civile di Entropia e partecipante al progetto ALIaS – che ho affrontato grazie al Servizio Civile e anche grazie ai suggerimenti che mi ha dato Ernesto Orrico, non soltanto a me, ma anche a tutti gli altri partecipanti in base alle proprie necessità, che mi hanno permesso di affrontare questo viaggio, mai noioso e che rifarei sicuramente”.
“Quando sono arrivato non sapevo parlare per niente l’italiano e qui al DAM c’era il corso d’italiano, così ho potuto impararlo e ora posso esprimermi tranquillamente – racconta Ramiro -. Subito dopo ho iniziato a partecipare alle attività che si fanno qui e ho avuto anche la possibilità di fare il Servizio Civile. Durante tutto questo percorso, insieme agli altri volontari (Bruna, Deborah e Francesca), abbiamo imparato tante cose e acquisito nuove competenze. Abbiamo imparato la comunicazione, a vivere con altre persone, a gestire l’interculturalità e la diversità, perché qui vengono persone da tutto il mondo, di diverse età, religione e qui c’è la possibilità di imparare i loro pensieri e la loro cultura”.
“Sono Shehan e sono un volontario del progetto ALIaS. Giuliano, George e Cristina sono gli altri membri del gruppo e sono contento di aver lavorato con loro per il Corpo europeo di Solidarietà…”. Alla fine della serata, lui e gli altri volontari di ALIaS hanno ricevuto lo YouthPass, che certifica le competenze che hanno acquisito nel corso di questi mesi durante i quali si sono occupati di tutte le fasi del progetto: organizzazione, gestione e promozione di laboratori culturali e artistici, nonché della disseminazione e valutazione finale.
Chi si candida per questi progetti deve essere pronto a mettersi in gioco e avere una forte motivazione, proprio come loro, ma anche come Damian e Leo, i volontari ESC provenienti da Spagna e Francia – perché il Corpo Europeo di Solidarietà offre opportunità non solo a livello locale, ma anche a livello europeo, proprio come suggerisce il nome -. Anche loro stanno per concludere il loro periodo di volontariato, mettendosi ogni giorno al servizio della comunità in un ambiente multiculturale, sviluppando e acquisendo competenze che li accompagneranno sempre nelle loro vite.
Deborah Naccarato