A causa della pandemia tutti gli studenti e le studentesse dell’Università della Calabria stanno vivendo non pochi disagi questo semestre, con quotidiane incognite riguardo le modalità d’esame, le tasse da pagare, gli affitti e molto altro. L’ateneo ha già preso diverse misure per andare incontro alle esigenze, ma tante questioni restano aperte, anche a causa delle poche certezze sull’evoluzione della pandemia. Per questo motivo le associazioni studentesche, nazionali e locali, si stanno muovendo in questi giorni per garantire il diritto allo studio per tutti e tutte. Link Unical, Lista Noi, Rdu, FGC e Università Futura, ad esempio, si sono già appellate in forma sparsa o aggregata alle istituzioni, per avanzare proposte e suggerimenti.
Link Unical chiede l’istituzione di un fondo regionale per coprire gli affitti degli studenti fuori sede. “In questo momento – scrivono – le famiglie di molti studenti stanno continuando a sostenere tutt’ora i costi degli affitti, pur non beneficiando degli alloggi. Noi come sindacato studentesco […] già in CNSU abbiamo richiesto, con una mozione approvata, l’istituzione di un fondo ministeriale su questa tematica, ma pensiamo che per risolvere la situazione bisogna che si attivi un fondo da parte dell’ente regionale e locale.”
Lista Noi ha indirizzato una lettera alla presidente della Regione Calabria Jole Santelli chiedendo un sussidio per le tasse universitarie. “Comprendiamo – scrivono – date le difficili condizioni economiche nelle quali riversano i nostri atenei calabresi, quanto sia difficile pretendere che soltanto loro si facciano carico del problema; proprio per questo vorremmo indirizzare un appello al
Governo della Regione Calabria affinché, attraverso un dialogo con le nostre università, trovi una soluzione che preveda un sussidio per le tasse”.
Fronte della Gioventù Comunista – Calabria ha lanciato una petizione in tutti gli atenei calabresi. “Di fronte a quella che è a tutti gli effetti una nuova, terribile crisi economica – scrivono – la nostra organizzazione ha deciso di mobilitare gli studenti in una campagna di raccolta firme, indirizzata ai rettori degli atenei, con le seguenti rivendicazioni: abolizione della rata primaverile, stop ai pagamenti
degli affitti, sedute di laurea ed appelli straordinari garantiti”.
Rinnovamento Democratico Universitario ha invece mosso un’istanza al Senato Accademico nella quale richiede che “la Governance valuti tutte le difficoltà di adattamento alla nuova modalità di erogazione della didattica […]. Chiediamo che venga unificato il calendario accademico tra tutti i Dipartimenti e che il suo inizio venga anticipato per avere l’opportunità di fermare le lezioni a novembre e avere un sesto appello per tutti, che ci consenta di recuperare il tempo perso”.
Università Futura infine, in un appello congiunto con diverse associazioni del territorio come Primavera degli Studenti, chiede l’istituzione di biblioteche d’Ateneo digitali. “Facendo riferimento al rapporto del CNSU per l’emergenza sanitaria del 25 Marzo 2020 – scrivono – i nostri rappresentanti hanno chiesto agli atenei di porre in essere tutti gli atti necessari per far sì che gli studenti possano accedere digitalmente al materiale didattico”.
Matilde Pantano