“Il rettore Nicola Leone, insieme alla governance, ha attivato ogni canale utile per poter garantire il posto letto non solo ai beneficiari (già vincitori della borsa di studio), che sin dall’inizio dei corsi hanno avuto regolarmente il loro alloggio, ma anche ai non beneficiari”. La protesta degli studenti sul tema degli alloggi è riuscita a strappare un impegno ufficiale all’amministrazione universitaria: “saranno alloggiati tutti prima delle feste natalizie”, scrive la portavoce in un comunicato ufficiale.
La responsabilità della situazione viene attribuita alle ditte incaricate della ristrutturazione di 200 alloggi, che avrebbero dovuto consegnare le strutture a settembre ma, “per via dei ritardi dovuti alla carenza delle materie prime”, hanno ritardato fino ad oggi. “Nel frattempo – assicura il Rettore – una parte degli alloggi in ristrutturazione è stata finalmente terminata e consegnata, per cui anche l’ultimo centinaio di studenti non beneficiari avrà il posto letto nei prossimi giorni”.
“Il parco immobiliare Unical, seppur significativo con i suoi 2200 posti letto, non è attualmente sufficiente a soddisfare tutta la richiesta di alloggi da parte degli studenti. Per aumentare i posti letto a disposizione – spiega ancora la nota – l’ateneo sta partecipando e vincendo numerosi bandi, sia per ristrutturare le residenze, recuperando posti inagibili e migliorando quelli carenti, che per costruire o acquisire nuovi alloggi. Tra questi, pochi giorni fa, l’Unical ha ottenuto un cofinanziamento dal Ministero dell’Università e della ricerca di circa 3 milioni di euro, per residenze da destinare a studenti universitari, per ulteriori 72 posti letto con le strutture connesse. Dall’altra parte si lavora sul patrimonio esistente, provvedendo a manutenzioni e ristrutturazioni laddove necessario”.
L’AFFAIRE ROCCHI – “Tra gli edifici nella disponibilità dell’università, un capitolo a parte riguarda la residenza “Rocchi” che è un importante tassello del piano di potenziamento del parco residenziale (circa 500 posti letto), rimasto finora incompiuto per una serie di avvenimenti avversi che l’attuale governance si è trovata a gestire, ereditandola dalle passate gestioni. A causa del fallimento della ditta, il complesso edile benché quasi ultimato, non era stato consegnato all’ateneo. Il rettore Leone, sin dal suo insediamento, ha cercato una soluzione coinvolgendo anche la Regione Calabria, che si è detta disposta a contribuire attraverso fondi del Social Housing. Sebbene tali fondi risultino attualmente congelati, nelle more del finanziamento, ritenendo strategico questo intervento, l’ateneo ha affidato agli ingegneri il compito di stilare il progetto specifico per quantificare l’importo degli interventi e affidarli al più presto, tramite bando, attingendo nuovamente a fondi propri”.
r.f.c.