Il Festival “Arena Casali – Il Cinema in Paese” quest’anno ha raggiunto la sua quinta edizione, grazie ai membri dell’associazione culturale “I Cinefamelici”, che con dedizione hanno organizzato l’evento, con il patrocinio del Comune di Casali del Manco e la collaborazione della Comunità Parrocchiale di Casole – Trenta.
“I Cinefamelici” sono un gruppo di giovani del territorio presilano, e non solo, che fanno del Cinema uno strumento su cui ruotano la divulgazione culturale e momenti di aggregazione, tra cui proprio “Arena Casali” – evento totalmente gratuito – che ha offerto un programma ricco di stimoli, con una selezione di film adatti a spettatori di tutte le età. A raccontarci come sono state queste giornate è il presidente dell’associazione, Luca Scarcello.
Presidente, quanta affluenza di visitatori c’è stata quest’anno?
Siamo molto contenti perché abbiamo superato le aspettative sia il giovedì, sia il venerdì, sia il sabato. Di solito c’è sempre stata un po’ di oscillazione di pubblico con un picco il sabato, ovviamente perché l’animazione per bambini porta le famiglie, quindi sempre più gente, e invece, nonostante il periodo vacanziero e gli altri festival concomitanti, è andato sempre tutto molto bene. Siamo stati contenti delle presenze.
In base a cosa sono state scelte le tematiche affrontate nel corso del festival?
Il concept di “Arena Casali” si basa su questo: ogni film scelto per la serata detta la tematica per tutte le attività del pomeriggio, dalle esposizioni – tra le quali le opere di Marco Serravalle e i bozzetti di moda della stilista Assunta Montanini –, artisti, stand fino agli ospiti che partecipano ai dibattiti – ricordiamo Massimo Sirelli e Aldo Pisano, –. Per questo è importante che i visitatori abbiano partecipato all’evento sin dal pomeriggio, per poter dare forma a tutte le argomentazioni e i collegamenti fatti durante l’intera giornata con la visione del film. I film più adatti li scegliamo da un catalogo di distribuzione, innanzitutto, in base al pubblico della piazza e a quali sono i più ricchi di contenuti di cui parlare. Facendo in modo che si parta sempre da una tematica sociale più importante di cui discutere magari con un pubblico più adulto.
Come sono andate queste tre giornate?
Giovedì, abbiamo trattato il tema della violenza sulle donne con la Fondazione Roberta Lanzino – la presidente Matilde Lanzino è stata presente al dibattito moderato da Rosalba Baldino e Luca Scarcello, insieme all’avvocata Giusi Pontieri e alla psicologa Maria Concetta Filippelli –, il tutto all’interno del mondo della moda e della musica degli anni ‘60, perché il primo film “Ultima notte a Soho” è un omaggio alla cultura degli anni ‘60.
Venerdì puntiamo sempre sulla spettacolarità, quindi su un film di intrattenimento, quest’anno è toccata alla fantascienza con il film “Alita – L’angelo della battaglia”, da cui abbiamo tratto due temi molto importanti che sono l’ambiente e l’intelligenza artificiale. Per questo motivo abbiamo coinvolto tutta la rete di associazioni cosentine che si occupano di ambiente tra cui Plastic Free, Munnizza Social Club, Verde Binario, Terra mia di Celico, Noetaa Italia, e Greenpeace, che insieme hanno fatto accoglienza e divulgazione sul tema dell’ambiente.
Invece, il sabato abbiamo scelto “Pet 2 – Vita da animali” che parla di quello che fanno gli animali simpaticamente a casa quando tu non ci sei, e abbiamo costruito tutta una giornata dedicata alle famiglie e agli animali con addestratori, agility dog, veterinari, libreria per bambini, clown, un contest fotografico amatoriale che ha visto esporre 50 fotografie, e soprattutto l’etologa Lorenza Polistena, che ha fatto la sua conferenza dedicata proprio al comportamento degli animali del film.
Molti eventi aspirano ad essere certificati Plastic Free come “Arena Casali”, cosa consiglieresti di fare per ottenere questo risultato?
Siamo stati certificati Plastic free e questo è un riconoscimento molto raro per gli eventi, almeno a livello calabrese. Tutto l’evento è stato impostato sull’eco-sostenibilità, non abbiamo servito plastica o altro. Anche gli sponsor nell’area food drink hanno servito birra in bicchieri compostabili e quant’altro. C’era anche l’area fumatori per la raccolta delle cicche e soprattutto tutta una serie di cose che la ONLUS Plastic free richiede. Ci abbiamo tenuto soprattutto perché il venerdì avevamo anche questa importante tematica di cui parlare, ma è una cosa che tenteremo di portare avanti sempre.
Tutto si basa su una serie di garanzie che bisogna dare in previsione dell’evento, in primis non incentivare l’uso della plastica. Noi abbiamo fatto il possibile, anche rimosso i cestini pubblici del comune perché avrebbero incentivato l’errore, mentre c’erano quelli di Calabria Maceri ordinati appositamente per la raccolta differenziata. Certo che poi deve anche partire dalla singola persona, nel momento in cui si ha a disposizione tutte le cose per poterle smistare nella maniera corretta, bisogna avere coscienza.
“Arena Casali” si è svolto nella piazza di Santa Marina Vergine – il cui aiuto è stato importante soprattutto a livello logistico –, nel centro storico di Casole Bruzio, in quanto tra gli obiettivi non c’è solamente quello di offrire intrattenimento alla comunità locale, ma anche quello di valorizzare il patrimonio storico, artistico e sociale dei piccoli borghi calabresi. Ma la realtà sociale de ‘i Cinefamelici” non si ferma qui, l’associazione culturale è aperta tutto l’anno nel centro storico di Casole Bruzio con la sede che ospita i soci tesserati per cineforum, attività a tema, cinema sociali e tanto altro.
Deborah Naccarato
Fotografie di Aldo Lecce.