“Le riaperture si amplieranno sin dalla prossima settimana, con gradualità e nella piena tutela della salute degli studenti. Valuteremo le varie opzioni confrontandoci con tutte le componenti del nostro ateneo. Ho convocato un Senato accademico straordinario per venerdì 12 giugno per analizzare le problematiche e valutare soluzioni che coniughino la sicurezza con le esigenze degli studenti”. Il rettore dell’Unical, Nicola Leone, alla fine ha parlato: nel tardo pomeriggio di ieri ha diramato un comunicato ufficiale che per la prima volta delinea i passaggi verso la riapertura dell’ateneo. La dichiarazione del Magnifico segue a ruota quella del presidente della CRUI, Ferruccio Resta, che nella stessa giornata di ieri aveva rilasciato un’intervista al Corriere della Sera proprio sull’argomento.
Un apposito gruppo di lavoro composto dai tre prorettori, Maria De Paola, Patrizia Piro e Francesco Scarcello, dalla direttrice generale Masè e dalla delegata alla sicurezza Sandra Costanzo, ha effettuato un censimento delle aule utilizzabili in sicurezza e sta già elaborando una proposta per l’erogazione della didattica compatibile con l’evoluzione della situazione epidemiologica. Verificato anche lo stato dei sistemi di areazione dei locali e dei servizi igienici. “Si pensa – annuncia Leone – ad un’offerta didattica che possa essere erogata sia in presenza che in modalità telematica e a garantire l’accesso agli spazi in sicurezza, con uso di dispositivi di protezione e igienizzazione costante delle aule”. Ma, allo stato attuale, secondo il “protocollo di sicurezza” previsto dall’Inail (non ne esiste ancora uno specifico per scuole e università) sarebbe disponibile solo un quarto dei posti.
“Abbiamo richiesto dei chiarimenti al Governo – spiega il rettore – sulle misure da adottare nei contesti accademici che sono profondamente diversi da quelli industriali. Se permarranno misure molto restrittive e sarà necessario limitare l’accesso al Campus, verrà data priorità alle attività in cui la presenza è indispensabile o particolarmente premiante per l’apprendimento, quali, ad esempio, laboratori didattici, tesi sperimentali, tirocini ed esercitazioni con confronto e discussione, sempre a condizione che sia possibile svolgerle in sicurezza, essendo primaria la tutela della salute degli studenti. La nostra azione sarà improntata al principio di precauzione e di non discriminazione, garantiremo comunque a tutti gli studenti la possibilità di seguire le lezioni, anche in caso di difficoltà o restrizioni nel raggiungere il Campus”.
r.f.c.