La prima assemblea elettorale dell’Unical convocata dal decano Domenico Saccà è un successo in termini di partecipazione. Sospese le attività didattiche per l’occasione, docenti e dipendenti, anche qualche studente, hanno potuto aderire in massa all’importante appuntamento che stamattina ha aperto ufficialmente la corsa per il rettorato del sessennio 2019-2025. Dieci minuti a testa, i tre candidati Nicola Leone, Luigi Palopoli e Raffaele Perrelli, hanno esposto le linee programmatiche. A seguire un elenco di quasi cinquanta iscritti a parlare, tre minuti ciascuno per esprimere un pensiero o un endorsement.
Nicola Leone traccia la sua idea di università “solidale, coesa, con pari opportunità, un ambiente vivibile, didattica e ricerca al passo con i tempi”. Nel suo programma c’è spazio per la ricerca di altissima qualità, per l’inserimento dei ricercatori abilitati, per la riorganizzazione del pta, per la vivibilità e vitalità del Campus anche nel weekend. Tra le idee più ambiziose, la chiusura al traffico veicolare privato e la creazione di parcheggi satellite dove lasciare le auto per muoversi all’interno con mezzi alternativi e sostenibili.
Luigi Palopoli descrive più un metodo che dei contenuti programmatici veri e propri, elencando le ragioni alla base della sua candidatura. “Oggi è ancora il giorno dell’ascolto” secondo il candidato, che promette massima condivisione nella formulazione delle proposte. La cornice sarà quella di “un grande laboratorio per didattica e ricerca, capace di interagire con il territorio”. Una città nella città, un quartiere dei saperi.
Raffaele Perrelli parla a braccio e non sbaglia una virgola. Disegna le cartoline del passato e quelle del futuro, sciorina citazioni latine, le parole sono il suo mestiere. Confessa un pregiudizio delle origini, sulla divisione fra saperi scientifici e saperi umanistici, fra scienze esatte e scienze sociali. “Ho iniziato la mia campagna a gennaio, incontrando tutte le componenti dell’ateneo: ho capito che l’università è una sola”. Ricorda le radici profonde dell’Unical, cita la “communitas”, la trasmissione del sapere come appuntamento fra le generazioni. Propone un “rettorato costituente”, guidato da una persona capace di pensiero politico, che restituisca forza al Senato e bilanci lo strapotere del CdA, istituendo un Comitato di controllo su risorse e punti organico.
Ci sarà tempo e modo per approfondire programmi e proposte per il futuro dell’ateneo, ma tanti negli interventi successivi invitano a guardare al passato dei tre candidati. Leone e Perrelli sono stati direttori di dipartimento e senatori, Palopoli è stato consigliere d’amministrazione. Nessuno può dirsi vergine rispetto alla gestione del potere accademico, ma ciascuno è responsabile soltanto delle proprie azioni o al massimo della “complicità silenziosa” con la governance uscente, per usare le parole di Massimo Migliori.
La prossima assemblea elettorale è prevista il 5 giugno. Il 13 invece urne aperte per la votazione più attesa.
Daniela Ielasi