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Oltre il Campus con il progetto “Generazioni solidali”

Al via il progetto “Generazioni solidali” dell’associazione culturale Entropia che mira a far dialogare culture e generazioni differenti, non solo all’interno del Campus dell’Unical – in cui l’associazione opera da quasi 30 anni – ma estendendosi all’interno del territorio cittadino in sinergia con altre organizzazioni del cosentino.

“È una prima iniziativa che speriamo si allarghi sempre di più – afferma Daniela Ielasi presidente di Entropia e ideatrice del progetto –, perché l’obiettivo del progetto è quello di creare una sinergia, un punto di incontro tra culture e generazioni diverse”. L’idea, infatti, è proprio quella di mettere insieme persone, realtà e generazioni diverse, così da far nascere un dialogo interculturale e intergenerazionale. In questo modo sarà possibile percorrere insieme un cammino di miglioramento e di scambio reciproco di esperienze e competenze trasversali.

Gli incontri ed eventi previsti nel corso del progetto – che si concluderà a giugno 2024 – rientrano all’interno di tre categorie: lo sportello multilingue per l’inclusione e per la condivisione di valori europei e di solidarietà; l’animazione culturale; e il laboratorio radiofonico. Alcune di queste attività sono già state avviate al DAM nei primi mesi autunnali dallo staff del progetto: Francesca Nicoscìa operatrice dello Sportello multilingue, Eleonora Caravetta insegnante di Italiano L2, Delia Dattilo addetta alla comunicazione, Mek Gaudioso tecnico radio – che si occuperà della realizzazione di podcast in collaborazione con Radio NoBorders – e Maria Pia Belmonte – coach dei volontari coinvolti nell’implementazione delle attività.

La presenza dei volontari del Servizio Civile Universale e del Corpo Europeo di Solidarietà rappresenta un valore aggiunto per l’organizzazione di attività inclusive quali serate interculturali, trekking urbani, jam session, servizio al pubblico interculturale e soprattutto per il lavoro dello Sportello. Oltre alle attività linguistiche già in corso come il Babel Tea, i Tandem e il corso di italiano, partirà un esperimento di “banca del tempo” a cui ognuno potrà contribuire offrendo disponibilità e chiedendo supporto, in un rapporto di scambio alla pari basato sulla solidarietà e non sul denaro.

“Il corso di italiano che svolgiamo al DAM va a supplire una grande carenza presente nel nostro territorio – afferma Eleonora Caravetta –. Molti ragazzi internazionali, rifugiati e richiedenti asilo non hanno altra possibilità di integrarsi se non questa. Infatti, tanti si iscrivono perché hanno una voglia di imparare immensa e per diversi motivi. Quelli principali sono la necessità di capire come esprimersi al meglio durante gli esami (studenti internazionali) e per integrarsi con la comunità locale (immigrati e rifugiati)”.

“Generazioni solidali” nasce dalla presa di coscienza del fatto che attività del genere siano necessarie non più solamente all’interno del Campus dell’Unical  meta di studenti provenienti da tutto il mondo ma anche nel resto del territorio cosentino, dove sono presenti numerose comunità internazionali. C’è dunque l’esigenza di uscire dal Campus e collaborare con altre organizzazioni, condividendo quanto ciascuna di esse abbia imparato nel corso della propria storia.

“Prima di parlare di comunità dovremmo parlare di relazioni – afferma Silvio Cilento, Presidente di Arci Cosenza , per questo, insieme alle altre realtà che rappresento, accetto molto volentieri l’invito di Entropia a iniziare a creare delle relazioni e a muoverci all’interno di spazi che non sono soltanto i nostri. Forse in questo modo potremmo riuscire a contrastare questo clima di odio, di violenza e di estrema destra che sta arrivando nei nostri territori”.

Oltre a lui, a prendere la parola con entusiasmo tra gli ospiti alla presentazione di “Generazioni solidali” – tenutasi martedì 12 dicembre 2023 presso il DAM dell’Unical – anche i rappresentanti di Civica Amica APS, AUSER-Rende: Università popolare della Libera età, MOCI Cosenza, Ri-ForMap, Fondazione Lanzino, Circolo Popilia, Rids e ACRIP Villaggio Europa. 

“Bisogna essere dirompenti con le istituzioni, portando al loro interno la multiculturalità – afferma Alessandra Bresciani della Consulta Interculturale di Cosenza –. Consulta e interculturalità devono lavorare alla pari, solo così si può iniziare a comprenderne il valore e prenderne coscienza nelle amministrazioni” per creare insieme una comunità più coesa, responsabile ed inclusiva.

Deborah Naccarato

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