“Giovani protagonisti” è un progetto che mira a implementare i programmi formativi scolastici con il concetto pratico di comunità educante al fine di preparare i giovani ad essere attivi e intraprendenti. L’alternanza scuola lavoro e i PCT così come sono, non sono sufficienti, c’è bisogno che i ragazzi partecipino attivamente e facciano esperienze professionalizzanti per diventare protagonisti del cambiamento nel proprio territorio.
Sabato 16 marzo, durante il convegno “Una convergenza tra scuola e lavoro per lo sviluppo socio-economico dell’alto tirreno cosentino”, è stato ufficialmente presentato ai cittadini di Praia a Mare il nuovo progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Hoplà – insieme ai partner Cooperativa Esserci Tutti, Terredamare, Confcooperative Calabria, Comune di Praia a Mare, Comune di Tortora, iKairos, Arci Servizio Civile Cosenza, Entropia APS – e sostenuto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Perché oggi c’è bisogno della comunità educante? “Un po’ perché la società non è molto educante – afferma Maria Rosa Vuono, presidente di Hoplà – con le guerre e il profitto che governa i mass media. La scuola e le famiglie sono esautorate, hanno difficoltà perché l’evoluzione della società, con la spinta della tecnologia, è così veloce che i gap generazionali sono diventati molto più ampi. E allora la comunità educante è chiamata proprio a costituirsi, a creare un proprio metodo per valorizzare tutte le risorse che sono al suo interno” e per farlo le istituzioni, le imprese e le organizzazioni del terzo settore non possono mancare.
Durante il convegno – moderato da Antonio Sandonato della Cooperativa Esserci Tutti – erano presenti anche il presidente di Confcooperative Calabria, Camillo Nola, il quale ha parlato del ruolo della cooperazione nell’attivazione degli strumenti necessari alla mobilitazioni delle risorse da investire per orientare l’educazione verso una crescita globale dei giovani calabresi, e il senatore Fausto Orsomarso, che si è reso disponibile alle proposte da mettere in atto in merito alle politiche giovanili.
“Io credo che non c’è un ruolo preminente, ma c’è una responsabilità preminente – afferma Antonino De Lorenzo, sindaco di Praia – cercare di dare dei riferimenti che siano concreti, che siano giusti rispetto a quelli che sono i nostri giovani e degli strumenti che sono sicuramente quelli formativi per poi arrivare preparati nel mercato del lavoro”. Per poter sviluppare progetti di questo genere è dunque necessario compiere azioni concrete, frutto della cooperazione di diversi fattori, tra cui le istituzioni, il terzo settore e le imprese.
L’offerta formativa delle scuole italiane presenta diverse problematiche, tra cui quella di non riuscire a preparare in maniera completa gli studenti al mondo del lavoro. Questo sta causando il diffondersi del cosiddetto fenomeno dei NEET, ovvero ragazzi e ragazze di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non proseguono gli studi iscrivendosi all’università e che, per diverse variabili, non trovano lavoro.
“Dobbiamo fare il possibile per dotare questi ragazzi e ragazze degli strumenti e informazioni necessarie per far sì che un domani possano scegliere se continuare la loro vita nel territorio dove sono nati, cresciuti e dove hanno avuto la loro formazione oppure andare da altre parti – afferma Antonio Iorio, sindaco di Tortora –. Quando si parla di partenariato apriamo una porta che è già di per sé spalancata, soltanto così si riesce a creare comunità e a raggiungere gli obiettivi prefissati, perché noi abbiamo questa responsabilità. Noi l’impegno ce lo mettiamo, grazie soprattutto alla sinergia con le associazioni del terzo settore una piccola realtà su Tortora la stiamo già vivendo e questo ci deve spronare e dare le giuste motivazioni per fare sempre meglio”.
Nei prossimi mesi “Giovani Protagonisti” entrerà nel vivo delle attività che coinvolgeranno 316 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni in situazione di disagio o a rischio di devianza (per come indicato nel piano di zona dell’Ambito), studenti del Liceo Classico “Aldo Moro” e IPSSEOA di Praia a Mare.
Deborah Naccarato