Anna, Daniel, Kasia e Maëlle sono i quattro nuovi volontari del Corpo Europeo di Solidarietà inseriti nel progetto “No Borders Campus” dell’associazione Entropia APS. Sono arrivati nei primi giorni di ottobre a Rende (CS) e qui resteranno per un periodo di nove mesi, grazie al programma cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’associazione campana Acarbio, che vede Entropia nel ruolo di hosting organization.
Cosa prevede il progetto “No Borders Campus”? I volontari saranno impegnati in attività di welcoming, language exchanges, digital communication e cultural events. Al momento però stanno soprattutto imparando ad ambientarsi, a conoscersi ed a lavorare in un nuovo spazio: in questo vengono supportati dagli youth workers di Entropia, attraverso percorsi di mentoring e coaching (che coinvolgono anche i volontari del Servizio Civile Universale). “We started to get to know each other and discover the surrounding area – racconta Anna, 28 anni, ungherese –. So excited about the next 9 months and every adventure that will come on our way”. Hanno inoltre già iniziato a seguire un corso di italiano e, sempre per l’apprendimento della lingua, hanno la possibilità di esercitarsi quotidianamente su una piattaforma fornita dalla Commissione Europea. “I hope that we will organize good projects in team – afferma Maëlle, 19 anni –, meet people, be creative and involved in activities, discover Italian culture, and learn Italian language.”
Il volontariato europeo è un percorso di apprendimento attraverso l’impegno a favore delle comunità. I volontari supportano l’associazione hosting nella sua azione sul territorio ma sono stimolati anche a sviluppare un personal project entro la fine del periodo di mobilità. Lavorando a fianco dello staff dell’associazione, acquisiscono strumenti, tecniche e metodologie, maturano skills e competenze da poter utilizzare al ritorno nelle comunità di partenza dei rispettivi Paesi di provenienza, Ungheria, Belgio, Polonia e Francia. “I am interested in learning new things about how to organize activities focused on inclusivity in my own community back at home – afferma Kasia, 30 anni –. I hope to learn something here. After the project finishes I want to work for a charity or a non-profit organization”.
Questa azione si inserisce in un quadro più ampio, che riguarda la diffusione dei valori europei anche nelle aree più periferiche e la promozione della cittadinanza attiva fra i giovani che vivono in Europa. “I wanted to work on important topics – afferma ancora Anna – with people who share the same values and thoughts about the world”. Tutte le associazioni partners coinvolte condividono infatti i valori europei della pace, della solidarietà e dell’inclusione: i volontari diventano dei veri ambasciatori di questi valori e nello stesso tempo portano un valore aggiunto al territorio e agli enti nei quali operano. “Per la nostra associazione, che da tempo accoglie volontari del Servizio Civile Universale e organizza attività interculturali e di mobilità – racconta la presidente di Entropia Daniela Ielasi – è una sfida e un’opportunità la presenza di volontari provenienti da altri Paesi europei, con altre lingue e altre culture. L’Europa la costruiamo anche così, dal basso, superando barriere linguistiche e culturali, attraverso il lavoro con i giovani e l’impegno per una società più giusta, inclusiva e solidale“.
Ma cosa spinge i giovani a partire come volontari in giro per l’Europa? Al primo posto c’è sicuramente la voglia di mettersi in gioco, ma tante possono essere le ragioni. “I was a volunteer in Brussels in my free time, and worked with refugees and migrants – racconta Daniel (28 anni) –. I became increasingly involved because it gave me more moral satisfaction than my full-time job, being a salesperson and operations manager in a Brussels Startup. I became disillusioned with the capitalist system and decided to apply my skills in an environment where I can help people and hopefully do something meaningful. I also was very motivated to learn Italian and rediscover myself in a completely new environment.”
Il programma del Corpo Europeo di Solidarietà 2021/2027 è articolato in due tipi di progetti: di volontariato, che prevedono una mobilità internazionale, come in questo caso; e di solidarietà, ovvero progetti locali, presentati da organizzazioni riconosciute ma anche da gruppi informali. Entrambi sono aperti ai giovani tra i 18 e 30 anni e prevedono il rilascio dello YouthPass, che certifica le competenze acquisite durante il progetto attraverso attività formative non-formali.
Deborah Naccarato