CULTURA Zoom

Fondi alle compagnie riconosciute, il resto del settore può attendere

Il vicepresidente della Regione nonché assessore alla Cultura Nino Spirlì tende una mano alle produzioni teatrali. Dopo due incontri avuti con le nove compagnie riconosciute in Calabria (Scena Verticale e C. Rat Teatro dell’Acquario di Cosenza, Rossosimona di Rende, Teatrop di Lamezia Terme, Teatro del Carro di Montepaone, Dracma di Polistena, C.T.M. di Gioiosa Ionica, Scena Nuda e Manachuma di Reggio Calabria), Spirlì ha annunciato l’aumento della quota prevista (Legge 19, art.4) per il 2020: 950mila euro a fronte dei 355mila stanziati dalla precedente amministrazione. Il fondo ritorna così alla stessa cifra del 2017, prima annualità del triennio inaugurato dalla giunta Oliverio.

“Se non si fosse trovata una soluzione al taglio – ha commentato il vicepresidente – i livelli occupazionali di ogni compagnia avrebbero subito un taglio del personale dell’80% circa. Una conseguenza drammatica che avrebbe avuto una ricaduta su tutto il territorio regionale con il licenziamento di oltre 150 lavoratori. Quello raggiunto è, dunque, un risultato importante, che si propone di arginare le perdite subite negli ultimi mesi dalle compagnie e che vuole conferire al loro piano di lavoro un respiro di durata triennale, così come la legge stessa prevede”.

Il dialogo fra l’assessorato e il teatro calabrese era cominciato già con il coordinamento CReSCo, che aveva richiamato l’attenzione sulla situazione critica vissuta dal settore, bloccato dall’emergenza covid-19. Uno dei punti di CReSCo era stato proprio l’ordinaria gestione dei fondi della Legge 19, in vigore dal 2017. Per dare continuità a questo dialogo, l’assessore alla Cultura, in accordo con le produzioni, ha confermato l’istituzione di un tavolo tecnico per il teatro permanente, con cadenza quindicinale. 

Ma chi potrà sedere a quel tavolo? Il percorso dialogante del vicepresidente ha escluso al momento buona parte dei lavoratori dello spettacolo in Calabria, anch’essi fermi a causa del Covid19 e senza prospettive di ripresa immediata. Della loro situazione si occupa la rete “Approdi”, scesa in piazza a Cosenza in concomitanza con altre città italiane, per chiedere maggiore attenzione da parte delle istituzioni. A differenza di altre regioni, dove hanno avuto udienza presso gli enti regionali, i lavoratori calabresi non hanno al momento ricevuto risposta. Anche di questo si parlerà oggi alle 18 durante un incontro su Zoom.

r.f.c.

FaC

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