Arcangelo era un ingegnere meccanico ma la sua vera passione era fare il pilota. La macchina che aveva contribuito a realizzare insieme al team di Unical Reparto Corse, guidato dal professore Maurizio Muzzupappa, lui sognava di guidarla sui circuiti che contano. Dopo la laurea aveva continuato a collaborare al progetto, regolarmente assunto in una start-up dell’ateneo. Una vita apparentemente appagante, una ragazza, un sogno nel cassetto: eppure Arcangelo, trent’anni appena, originario di Molochio, ha deciso di finirla questa corsa, nel peggiore dei modi. Giovedì sera il suo corpo è stato ritrovato senza vita in uno dei laboratori del Dipartimento di Meccanica, dove spesso si fermava a lavorare fino a tardi. In un biglietto, probabilmente, le ragioni di una scelta.
L’Università della Calabria si è svegliata sconvolta dalla notizia circolata venerdì mattina e nel weekend. Il Rettore Crisci ha espresso subito parole di cordoglio a nome di tutta la comunità universitaria: “Siamo attoniti di fronte a questa tragedia straziante e inaspettata e a nome di tutta la comunità accademica vorrei stringermi alla famiglia, ai colleghi e agli amici di questo giovane, che era davvero molto amato e stimato da tutti”. Il team del Reparto Corse lo ha ricordato così: “Per noi è stato un amico, un maestro, una guida. Ci ha insegnato tanto e ci ha sempre supportato in tutto. L’Unical Reparto Corse ti ricorderà sempre. Ciao Arcangelo”. Messaggi di condoglianze sono arrivati da altre università e colleghi di tutta Italia.
r.f.c.


