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“Riapri Calabria 2”, bando aperto anche ai lavoratori dello spettacolo

I lavoratori e le lavoratrici calabresi della cultura e dello spettacolo potranno partecipare al nuovo bando della Regione “Riapri Calabria 2” da 65 milioni di euro: si tratta di contributi a fondo perduto una tantum, pari a 1.500 euro per ciascun richiedente. Grazie all’incontro avuto due settimane fa con l’assessore regionale al lavoro Fausto Orsomarso, il movimento Approdi ha portato a casa un primo risultato. 

Due le misure concordate a beneficio delle realtà e dei singoli. “Nel provvedimento “Riapri Calabria 2” appena pubblicato sul portale della Regione – scrive Approdi in un comunicato – abbiamo ottenuto di includere i Lavoratori Spettacolo professionisti con Partita Iva nelle misure riferite alle altre categorie di professionisti autonomi con partita Iva, con abbassamento della soglia di fatturato da 0 a 60.000. Abbiamo inoltre consegnato un elenco con i codici Ateco che nel precedente provvedimento non erano stati inclusi, così che molti lavoratori del settore possano accedere al contributo previsto di 1500 euro, oltre alle associazioni e alle imprese culturali”. Ma c’è anche un secondo provvedimento, ancora in cantiere, destinato ai Lavoratori Spettacolo Professionisti senza partita Iva, che abbiano comunque versato 7 giornate contributive tra il 2019 e il 29 ottobre 2020. “Questo secondo provvedimento – evidenzia Approdi – è stato annunciato dall’assessore Orsomarso, con l’impegno di essere pubblicato a breve in forma di avviso”.

Sin dalla sua nascita, sette mesi fa, il movimento Approdi ha raccolto e messo in rete le istanze di migliaia di lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo calabresi, affinché, anche sul nostro territorio, si giungesse a un riconoscimento delle professionalità, combattendo lo sfruttamento e il lavoro sommerso, e avviando un programma di riforma profonda delle politiche culturali regionali per attivare un circolo virtuoso tra cultura e occupazione. “In questo momento di drammatica emergenza però pur continuando a porci come priorità l’assoluta urgenza della costruzione di un Sistema Cultura in Calabria, allo stato completamente inesistente, il nostro principale obiettivo è stato quello di portare all’attenzione delle Istituzioni regionali la necessità immediata di sostegno per le realtà e i professionisti del settore, fermi da marzo e senza prospettive di reale ripartenza. Continuiamo a mobilitarci e a vigilare, perché solo la lotta paga”.

FaC

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