Sostenere tutti i giovani che lavorano nel mondo del terzo settore in materia di inclusione: è questo il tema di “Join”, il progetto di sviluppo professionale (KA1) del programma Erasmus+ organizzato in Olanda da Synchro Foundation, al quale hanno preso parte 26 youth workers europei, provenienti anche dall’associazione Entropia APS di Rende (CS).
Il seminario, che si è tenuto ad Ommen nei Paesi Bassi, dal 20 al 28 ottobre 2023 presso la Olde Vechte Foundation ha riunito nove organizzazioni giovanili per condividere conoscenze, strumenti e attività educative non-formali atte a migliorare la qualità del lavoro e incentivare la collaborazione fra i giovani. Erano presenti gruppi provenienti da Italia (Entropia e Le tre Ghinee), Polonia (We add Wings e MSK), Grecia (Youth Center of Epirus e Hellas for us), Spagna (Lar de Artemis), Serbia (Yaeda), Paesi Bassi (Synchro Foundation).
Tra i primi ad intervenire, Marko Vlaming – operatore giovanile, capo formatore e direttore di Olde Vechte Foundation – che ha spiegato l’approccio metodologico utilizzato dall’organizzazione olandese, facilmente applicabile e variabile in base al contesto. Nel corso delle prime giornate i ragazzi e le ragazze hanno imparato a conoscersi attraverso attività non-formali che facilitano la connessione e di conseguenza il percorso previsto per la settimana, trovando anche il tempo per divertirsi con una serata interculturale piena di musica e tradizioni.
“Partecipare al seminario “Join” è stata un’ esperienza intensa, ricca di emozioni e molto formativa – afferma Chiara dell’associazione “Le tre Ghinee” –. Mi ha dato la possibilità di conoscere persone di diversi paesi d’Europa e conoscerne le metodologie che utilizzano per lavorare nell’ ambito dell’ inclusione dei giovani. Avere la possibilità di condurre un workshop in questo contesto internazionale e multiculturale è stata una grande opportunità di crescita sia personale che professionale”.
“During the seminar held in Ommen – racconta Ludovica di “Le tre Ghinee” –, the participant organizations created a safe space to share their methodologies, workshops and tools to increase consciousness and provide new skills for youth workers to develop. The process strengthened the organizations and enriched us as individuals”.
Durante la settimana, infatti, ciascun gruppo ha presentato un workshop legato al target di riferimento della propria sending organization – quali youngsters con minori opportunità, studenti internazionali, immigrati, richiedenti asilo, persone provenienti da contesti vulnerabili, comunità LGBTQ+ –, illustrando modelli teorici e attività pratiche da svolgere insieme, con l’obiettivo ultimo di realizzare una guideline intitolata “Join the dance”, un manuale per youth worker da condividere a livello internazionale.
La cittadina olandese, dunque, è stata lo scenario in cui sviluppare metodi, strumenti – quali storytelling, attività all’aperto, attività teatrali – e tematiche legate all’inclusione, il tutto ruotando attorno alla EU Youth Strategy che comprende: Connecting EU with Youth, Equality of All Genders, Inclusive Societies, Information & Constructive Dialogue – su cui è intervenuta Roxana Bucur, Trainer e Psychological Coach –, Mental Health & Wellbeing, Moving Rural, Youth Forward, Quality Employment for All, Quality Learning, Space and Participation for All, Sustainable Green Europe, Youth Organisations and European Programmes.
“L’esperienza mi ha fatto crescere e permesso di creare una rete di conoscenze utili non solo per la mia vita professionale – dichiara Serena di Entropia – ma soprattutto per i futuri training o youth exchanges che avremo in associazione. Inoltre, abbiamo avuto modo di confrontare i nostri metodi e attività con quelli di altre associazioni sparse in Europa, alcune di esse lavorano con target simili ai nostro altre no, arricchendoci a vicenda“.
Carichi di nuove conoscenze, strumenti di inclusione e competenze – riconosciute dalla certificazione YouthPass – questi giovani sono tornati a casa nei loro rispettivi paesi europei con una nuova missione: trasmettere al resto della comunità quanto imparato durante “Join” e realizzare insieme qualcosa di innovativo per migliorare la propria realtà sociale e la qualità del lavoro di animatori giovanili.
Deborah Naccarato