PAOLA – Si è tenuta giovedì 5 maggio presso il Tribunale di Paola (CS), la terza udienza del processo che vede imputato Cristian Filippo, venticinquenne affetto da Fibromialgia, accusato di aver coltivato due piante di cannabis che utilizzava per lenire i dolori causati dalla sua malattia. Uditi dalla Giudice Carla D’Acunzo, il Maresciallo dei carabinieri Fabio Attanasio che aveva operato la perquisizione e la Dottoressa Mary Angela Siciliano, medico curante di Cristian. La nuova udienza si terrà il prossimo 22 settembre 2022.
Cristian Filippo è seguito dall’associazione Meglio Legale, che gli offre assistenza legale tramite il lavoro dell’avvocato Gianmichele Bosco, del Foro di Catanzaro, e dall’Associazione Luca Coscioni, presenti davanti al tribunale. Insieme a loro anche le associazioni del territorio Arci Cosenza e Filorosso ’95 e il Consigliere Regionale Ferdinando Laghi. “Sono qui per sostenere le ragioni di questo ragazzo – ha dichiarato Laghi – Bisogna dare ai pazienti le migliori cure possibili. La cosa paradossale è che in Calabria questa terapia non è possibile, mentre nelle altre regioni si può fare tranquillamente. Con il Gruppo De Magistris Presidente faremo una Proposta di Legge per uniformare il Sistema Sanitario Calabrese al resto d’Italia”.
La Calabria, infatti, è una delle tre regioni italiane (insieme a Molise e Valle D’Aosta) che non hanno un decreto regionale per recepire le direttive del Ministero della Salute che prevedono la possibilità di curarsi con questo tipo di terapia. Cristian aveva iniziato una piccola coltivazione domestica proprio perché, pur trovando benessere grazie all’utilizzo della pianta, non riusciva a recepire la medicina tramite il Sistema Sanitario Regionale. “Rifarei le stesse cose, sono nella stessa condizione del 2019: ancora senza una terapia ufficiale. Il tempo è scaduto, non possiamo più aspettare. Non posso mettere in stand-by il dolore e aspettare che il Parlamento decida” ha dichiarato il ragazzo dopo l’udienza. Ieri infatti, si è riunita nuovamente la Commissione Giustizia, presieduta dall’On. Mario Perantoni, per discutere il Disegno Di Legge che prevederebbe la coltivazione domestica di 4 piante. Ma, come ormai accade da lungo tempo, vi è stato un nuovo rinvio sul voto gli emendamenti su questa proposta di legge.
“Non si parla solo di giustizia per Cristian, ma il fatto che in una regione come la Calabria tribunali e forze dell’ordine siano impegnate a perseguire un paziente invece che la ‘Ndrangheta è un problema per tutti. Forse vedremo la fine di questo processo nel 2022, è iniziato nel 2019. La chiamano guerra alla droga ma porta in tribunale molti pazienti come Cristian” ha detto Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale e membro del Comitato Cannabis Legale.
r.f.c.