Seconda fumata nera all’Unical per l’elezione del rettore. Come previsto, toccherà al ballottaggio dare un nome al nuovo magnifico mentre la tornata elettorale del 16 luglio è servita solo a dare un nome allo sfidante di Gino Crisci: è quello di Marcello Maggiolini, che ha conquistato il secondo posto con 213 voti, 39 in più rispetto al primo turno.
Il direttore del Dibest, sempre in testa alla corsa, stavolta ha mancato il traguardo davvero per un soffio: ha guadagnato ben 80 voti in più del primo turno, chiudendo con 413, a soli trenta voti di distanza dal quorum – che per il secondo turno era fissato a 442. L’elettorato di Crisci sale in tutte le categorie, ma la differenza la fanno 72 docenti e ricercatori in più: su di lui si è orientata una parte dell’elettorato di Girolamo Giordano – il prof si era ritirato dalla competizione alla vigilia del voto, invitando a votare Crisci – ma anche una parte dell’elettorato di Patrizia Piro – la prof ha praticamente dimezzato i suoi consensi, fermandosi a 47 voti e perdendone 48.
Dall’urna dei docenti e dei ricercatori sono uscite 779 espressioni di voto su 835 aventi diritto: di queste, 361 sono andate a Crisci, 189 a Maggiolini, 173 a Cersosimo, 41 a Piro. I voti del PTA (615 su 736 aventi diritto) sono andati in ordine di preferenza a Crisci (246 pari a 27 voti pesati), a Maggiolini (186 pari a 20 voti pesati), a Cersosimo (110 pari a 12 pesati) e a Piro (52 pari a 5 pesati). Infine gli studenti (128 votanti su 146 aventi diritto): il preferito dei rappresentanti resta Crisci con 88 voti (25 pesati), segue Cersosimo con 18 voti (5 pesati), Maggiolini con 15 voti (4 pesati) e infine Piro, che prende 3 voti, insufficienti per farne uno pesato.