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Coronavirus e terremoto, il day after dell’Università della Calabria

Fra psicosi e realtà, all’Università della Calabria tocca fare i conti con la micidiale coincidenza fra Coronavirus e terremoto. All’indomani della forte scossa con epicentro proprio a Rende e dell’ordinanza (poi non confermata) della Regione Calabria che voleva la chiusura preventiva di scuole e università, la governance dell’Unical cerca di mantenere i nervi saldi. Avendo a che fare con una comunità internazionale e con studenti, docenti e ricercatori in mobilità, non è semplice monitorare la situazione, specie quando si moltiplicano le fake news alimentate dalla paura e poi arriva pure il terremoto a turbare il sonno.

Per il momento sono due i dati certi: il primo riguarda la sospensione delle sedute di laurea calendarizzate in questa settimana nel Dipartimento di Studi Umanistici. Il motivo dipenderebbe dall’alto numero di docenti fuorisede e potenzialmente provenienti dalle regioni contagiate. Le sedute, assicura il Dipartimento, saranno presto ricalendarizzate. L’altro dato riguarda il Senato accademico straordinario convocato per domani pomeriggio, mercoledì 26 febbraio, dal Rettore Leone, al fine di decidere collegialmente eventuali misure da adottare. Ma ricostruiamo quanto accaduto nella convulsa giornata di ieri.

Psicosi e fake news. Nonostante nessun caso di contagio sia stato registrato finora in Calabria, ieri pomeriggio la presidente Jole Santelli ha reso pubblica la “proposta di ordinanza regionale su misure precauzionali rispetto all’emergenza Coronavirus” inoltrata alla Protezione Civile e al Ministero della Salute. Una “proposta” che non ha ricevuto il placet del Governo, ma che è stata trasformata in “disposizione immediata” da molta stampa locale, rimbalzata e amplificata sui social senza controllo fino a sera, salvo acrobatici e inutili tentativi di rettifica, con conseguenze facilmente immaginabili: tante scuole chiuse stamattina in Calabria senza alcun motivo (ad eccezione di Rende, per via delle opportune verifiche post-terremoto). L’ateneo di Arcavacata prosegue invece, almeno per oggi e domani, le sue normali attività.

Il terremoto. Erano da poco passate le 17 di ieri, quando un forte boato, seguito da una scossa di magnitudo 4.4 ha azzerato in un attimo la psicosi del Coronavirus. All’Unical tutti sono usciti immediatamente fuori dalle aule, dai laboratori e dagli uffici, sono stati attimi intensi di paura, considerato che in alcuni locali sono caduti oggetti, calcinacci, polvere. Le strutture del Ponte e del Polifunzionale sono entrambe sospese, quindi l’oscillazione si avverte di più. Per fortuna nessun danno a persone, mentre i danni alle strutture, specie nelle residenze del Campus sono tutti da verificare. Nella giornata di oggi i tecnici dell’università saranno impegnati in un giro ispettivo proprio per monitorare lo stato degli edifici, visto che ieri alcuni studenti alloggiati segnalavano già la presenza di crepe nei muri.

Tutto sotto controllo, insomma. Nessuna interruzione delle attività, salvo il caso di Studi Umanistici: sulle misure adottate dal Dipartimento non sono mancate le polemiche, visto che i laureandi con relative famiglie al seguito, si erano già organizzati per le sedute di laurea (con conseguente danno economico). Dal Senato di domani potrebbero arrivare disposizioni anche sulle lauree: apprendiamo dai rappresentanti degli studenti che il Magnifico sarebbe orientato a chiedere commissioni locali (senza docenti provenienti da fuori regione), con discussione a porte chiuse trasmessa in streaming. E chissà che l’intero calendario accademico non subisca uno slittamento: al momento l’inizio delle lezioni del secondo semestre è previsto per il 2 marzo.

Giuste le precauzioni, ma senza voler sminuire, ricordiamoci sempre che parliamo di un virus potenzialmente pericoloso solo per i soggetti già a rischio (anziani o pazienti con patologie importanti). Per quanto riguarda il terremoto, invece, sappiamo di vivere in una zona sismica: prevenzione, manutenzione, simulazioni, non sono mai abbastanza.

*Aggiornamento ore 13.30. Relativamente al terremoto, l’Unical informa che “dai controlli operati dagli uffici tecnici dell’Unical e del Centro residenziale non sono emerse criticità strutturali. I danni principali riguardano le aule consolidate dove sono caduti giù alcuni quadrotti in fibra minerale dai controsoffitti. Nell’aula P2 sono cadute dal soffitto alcune doghe in alluminio e si è intervenuti per rimuovere e mettere in sicurezza il locale. Sono stati avviati anche gli interventi di ripristino delle aule consolidate. In alcuni alloggi del Centro residenziale sono state rilevate crepe sulle pareti interne, ma nessun danno di tipo strutturale”.

*Aggiornamento ore 14. “Lauree a porte chiuse in streaming ed esami scaglionati”: qui la nota ufficiale del Rettore Leone.

Daniela Ielasi

FaC

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