L’arrivo dell’estate coincide con l’inizio della stagione lavorativa nel settore turistico per tanti giovani, anche studenti universitari. Si approfitta del periodo di “vacanza” per mettere da parte qualche risparmio, in modo da affrontare più serenamente il nuovo anno di studio, con relative spese. Le condizioni del lavoro turistico stagionale nella nostra regione però non sono uniformi: i giovani si trovano spesso difronte a una gingla di offerte con poche garanzie.
Fatti al Cubo si è già occupato del tema, proprio lo scorso anno: la pandemia ha complicato ancora di più un settore già precario. A distanza di un anno torniamo di nuovo sull’argomento, stavolta sotto una nuova prospettiva: direttamente la vostra. Troppo spesso le offerte di lavoro rasentano lo sfruttamento e la mole di sforzo fisico e mentale mette a dura prova chi si addentra in questo contesto. Per questo motivo abbiamo bisogno di tutti voi: se avete avuto esperienze nel settore turistico, in qualsiasi ambito e ruolo, noi siamo qui per accogliere la vostra testimonianza, al fine di raccontarla tramite i nostri mezzi, lasciando voi nell’anonimato ma aiutando noi a far luce sulla realtà.
Compilando il modulo sottostante avrete la possibilità di svelare i meccanismi interni a questo mondo, all’apparenza solare e sereno, ma che troppo spesso nasconde le condizioni reali di chi vi si addentra.
r.f.c.
