CULTURA Libri

Ricordi e sapori di Calabria nell’ultimo libro di Carmine Abate

Carmine Abate, scrittore di origine calabrese trasferitosi in Germania e successivamente nel Trentino, ha raccontato nell’incontro organizzato dal Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione, tenuto all’Unical lo scorso 26 Marzo, il rapporto con la sua terra natia – i paesaggi, i sapori, le tradizioni, le dolcezze, l’incanto – e lo ha fatto con un libro intenso, capace di conseguire una grandiosa armonia tra i sensi: “Il banchetto di nozze e altri sapori”. 
Abate in questo libro ha mescolato una storia d’amore al profumo e ai sapori che invadono quella Calabria considerata nucleo basilare della sua narrativa. È il suo racconto più autobiografico, che si serve della metafora di un percorso geografico oltre che biografico. Il cibo è il filo conduttore di questa storia gustosa, inteso come celebrazione di riti dove si intrecciano stagioni narrative, i tre cicli della vita dell’autore: arbëreshë, germanese e italiana. Un banchetto che si snoda dal nord al sud, composto da più portate, che si fa metafora della vita dell’autore. Lo stesso Abate afferma: “In ogni racconto del libro c’è una storia dedicata al cibo. Questo libro è diventato il menù della mia vita”.
Di fatto, la storia si apre con un antipasto sulla spiaggia di Punta Alice (KR), mentre i primi piatti ci riportano indietro nel tempo, con la storia di un bambino, Carminuzzo. Ricordi capaci di trasmettere “cuntentizza” nel cuore dell’autore ma soprattutto di noi lettori. Ci lasciamo contagiare dalla malinconia dell’autore per la lontananza del padre, affiancata subito dopo dalla felicità che invade la sua infanzia grazie alla presenza della madre, degli amici e soprattutto della nonna. “Io lo devo a mia nonna se sono diventato scrittore – confessa Abate – con i sapori della sua frittata mari e monti che si sono annidati dentro di me”. Così con lo scorrere inesorabile del tempo si diventa grandi e il papà non si deve più aspettare ma lo si può raggiungere personalmente. La nostalgia però si introduce tra le varie portate e diventa un ingrediente persistente. E non c’è banchetto senza dolce, così dall’ambiente gelido della Germania e del Trentino, si ritorna sulla spiaggia di Punta Alice a godersi il sapore dolce di una nuova vita che nasce.
“Il banchetto di nozze e altri sapori” è un inno alla cucina meridionale oltre che italiana, ma è anche la storia di un ragazzino cresciuto durante le migrazioni a cui sono state lasciate in eredità i sapori e le ricette di un’intera cultura. La narrativa di Abate nasce dalla sofferenza della migrazione, con una lacerazione profonda che l’autore mostra finché non giunge ad una situazione liberatoria nel suo ultimo romanzo. Abate si sente narratore più che scrittore, il suo bisogno è quello di raccontare e raccontarsi attraverso un’autobiografia culinaria per far conoscere un angolo della Calabria, una terra piena di profumi e di sapori.
All’incontro con l’autore hanno partecipato Francesco Altimari, Fiorella De Rosa, Rossella Pugliese e Edvige Costanzo.

Elena Lombisani

FaC

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