Sono passati dieci giorni dalla rinuncia all’incarico da parte di Eugenio Gaudio e la Calabria non ha ancora un commissario alla Sanità. Questo il motivo principale che ha portato i sindacati Cgil, Cisl e Uil a manifestare a Catanzaro presso la cittadella regionale. “Il Governo ha deciso di non decidere sul Commissario della Sanità regionale – hanno dichiarato i segretari generali regionali Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo – mentre i Pronto Soccorso scoppiano, il personale è allo stremo e le strutture sanitarie sono in grandi difficoltà al punto che bisogna impiantare ospedali da campo come in guerra, mentre la Magistratura indaga su malaffare, inadempienze e negligenze”.
I tre si erano già resi protagonisti nei giorni scorsi di un’iniziativa unitaria forte, la presentazione dell’esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Catanzaro sulle opacità della gestione della Sanità nella regione. Il momento per la Calabria è reso ancora più difficile dalla mancanza di una guida politica, con un presidente facente funzioni che dimostra ogni giorno tutta la sua inadeguatezza e un presidente del consiglio arrestato con accuse molto gravi legate proprio al connubio fra politica e sanità.
“Chiediamo – continuano i sindacati – che sia nominato subito un Commissario competente e determinato, con un ampio mandato operativo, con la possibilità di scegliere la sua squadra anche al di fuori della struttura regionale per poter operare liberamente e in profondità, intensificando controlli e verifiche su gestione degli appalti, servizi esternalizzati, politica degli accreditamenti delle strutture private, sulle aziende sanitarie sciolte per infiltrazioni mafiose. Chiederemo ancora al Governo e al Parlamento che il nuovo Decreto Calabria, che va verso la conversione in legge, preveda misure a sostegno del rientro del debito della Sanità al fine di non compromettere la possibilità dell’utilizzo delle risorse necessarie per il rilancio del sistema sanitario e socio-sanitario regionale. Chiederemo che sia assicurato il superamento dei limiti alle assunzioni di cui all’art 11 del D.L. 35/2019, garantendo un piano straordinario di assunzione di personale, perché i cittadini possano fruire dei Livelli Essenziali di Assistenza”.
r.f.c.